La chiesa San Martino a Bosco di Bovalino
Di Antonio Ardore
La chiesa della frazione Bosco Sant’Ippolito nasce dallo smembramento del territorio appartenente alla parrocchia di San Nicola di Bari di Bovalino Marina a seguito delle continue proteste degli abitanti della popolosa frazione, distante qualche chilometro dal capoluogo comunale.
La divisione territoriale viene decretata il 26 giugno 1967 dal Vescovo S.E. Mons. Michele Arduino, che trasferì il beneficio parrocchiale di San Martino Vescovo di Tours, da Gerace alla chiesa della frazione bovalinese. Del territorio parrocchiale fanno parte le contrade Bosco di Bovalino, Ricciolio e Ientile di San Luca e Belloro di Benestare.
I lavori di costruzione dell’edificio, che ebbero come massimo artefice Donato Candido De Piccoli, francescano nativo di Chiarano (TV), iniziarono nel 1975 grazie alle offerte dei fedeli: fu eretta una chiesa moderna che ben s’inserisce nel contesto urbano. Fu aperta al culto nel 1977.
Il nome Martino deriva dal latino Martinus e significa dedicato a Marte, nato in Pannonia e morto nel 397. La leggenda racconta che il Santo divise il suo mantello con un povero viandante e la sua buona azione fu ricompensata da un clima divenuto mite e, ancora oggi, le giornate tiepide che si hanno intorno all’11 novembre vengono definite l’estate di San Martino. È patrono di Belluno, della fanteria, degli albergatori, dei fabbricanti di botti, dei mendicanti, dei militari, degli osti, dei mariti traditi e degli ubriachi. In chiesa è collocato il quadro raffigurante San Martino.
Nelle pareti interne ci sono affreschi, tra cui quello di Sant’Ippolito, il nome deriva dal greco Ippolytos, e significa che scioglie i cavalli. L’onomastico viene tradizionalmente festeggiato il 13 agosto in memoria di Sant’Ippolito, ufficiale romano martirizzato con San Lorenzo. È patrono dei carcerieri e degli agenti di custodia.
Al piano seminterrato trova spazio un grande salone con un palco per le rappresentazioni teatrali e per le festività natalizie, intitolato a Maria Cataldo, giovane di Bosco morta prematuramente.
Il 29 marzo 1992 ci fu la festa religiosa per la benedizione e il battesimo delle 9 campane da parte del vescovo Antonio Ciliberti, il primo concerto delle campane avvenne l’11 aprile 1992.
Nel 1997 morì Padre Donato e i fedeli chiesero di poter collocare il corpo in chiesa, ma non fu possibile. Nel piazzale di fronte alla chiesa c’è l’altare con la statua della Madonna di Lourdes e, nel 1998, venne posto il busto bronzeo in memoria di Padre Donato opera dello scultore Rosario La Seta. Mentre nel piazzale della chiesa di Belloro, nel maggio 2023, gli artisti Antonio Pittelli e Barbara Ranieri realizzarono un murales in ricordo di Padre Donato.
La festa di San Martino si celebra a Bosco Sant’Ippolito l’11 novembre con la SS. Messa Parrocchiale a cui fa seguito la processione.
Fino a qualche anno fa, ogni giorno 11 del mese, veniva celebrata la santa messa propria per la Nostra Signora di Lourdes, oggi invece si ricorda solo l’11 febbraio.
Nel territorio parrocchiale della chiesa di Bosco c’è la chiesetta del Cenacolo in contrada Belloro di Benestare, costruita nel 1986 anch’essa su iniziativa del parroco Donato.
La chiesetta ha in alto, sulle pareti, molte finestre istoriate, tra cui la Madonna del Rosario di Benestare e i 12 Apostoli, ospita solo la statua di Santa Maria di Pentecoste.
Per Cenacolo s’intende il luogo nel quale Gesù e gli Apostoli consumarono l’ultima cena, mentre viene festeggiata la Pentecoste, al 50º giorno, dopo la domenica di Pasqua, a commemorazione della discesa dello Spirito Santo, in forma di lingue di fuoco sugli Apostoli riuniti nel Cenacolo.
Viene preparato uno stupendo presepe dalla famiglia Vincenzo Garreffa di Belloro di Benestare.
C’è da ricordare, purtroppo, che Padre Alberto Ferraro, parroco del 1999 per la chiesa San Nicola di Bari a Bovalino Marina, trasferito poi in altra parrocchia, per diventare parroco della chiesa San Martino a Bosco Sant’Ippolito, è deceduto qualche giorno fa.