La Famiglia Lentini-Calfapetra di Bovalino
Di Antonio Ardore
La Famiglia Lentini si trasferì a Bovalino Marina alla fine dell’800, quando il cappellano Giuseppe Lentini acquistò il palazzo che era stato costruito nel 1871 adattato come palazzo delle Ferrovie e queste realizzeranno la nuova struttura in cui si trova adesso, fronte Parco delle Rimembranze.
Il palazzo conserva al piano terra, in cui adesso c’è la ricevitoria Marzano, una stanza abbassata che era la base di comando della stazione ferroviaria. È costruita in mattoni pieni e ha ai balconi del primo piano semplici ringhiere, ed è l’unico palazzo ottocentesco di Bovalino Marina a essere abitato. Il portale è semplice con la lunetta in ferro battuto e il logo GL.
Tra la fine degli anni ’60 e gli inizi degli anni ’70, fu sede della banca di Brancaleone.
È imparentata con la famiglia Calfapetra, questa originaria del paese di Radicena, oggi Taurianova, che si trasferì a Bovalino Superiore, nel borgo Guarnaccia, ai primissimi anni dell’800.
Anna Rosa Lentini si sposò con Filippo Calfapetra e, il 2 giugno 1830, nacque Francesco Calfapetra, carbonaro e capitano garibaldino. Il palazzo Calfapetra alla marina di Bovalino è quello in via Cirillo angolo con via Garibaldi, acquistato alla fine dell’800 dalla Famiglia Stranges di San Luca.
Francesco Calfapetra partecipò ai moti della Locride del 1847 e per l’Italia unita del 1861. Lo zio paterno Giuseppe Calfapetra fu sindaco di Bovalino nel 1873 e dal 1876 al 1879. Donò i suoi beni, palazzo Calfapetra di via Poerio, terreno ex sede commissariato di Bovalino in via Giusepppe Spagnolo Morisciano.
A Francesco e Giuseppe sono intitolate due vie.
Francesco Calfapetra (1830-1908) ebbe una sciabola commemorativa come dono popolare: