Menzione speciale per tre studenti dello “Zaleuco” al premio “Il Fondaco di Casalnuovo”
Dal Comitato Comunicazione Polo Liceale Zaleuco-Oliveti-Panetta-Zanotti
Grande soddisfazione per il Liceo Scientifico Zaleuco, facente parte del Polo Liceale Zaleuco-Oliveti-Panetta-Zanotti guidato dalla Dirigente Carmela Rita Serafino: tre allievi hanno ricevuto una menzione speciale all’ottava edizione del Premio Letterario Il Fondaco di Casalnuovo per la sezione E, indetto dall’Associazione Cittanova Radici: Ester Cusenza, classe II A, con il racconto La conchiglia ritrovata, Matteo Leonello, classe IV B, con la poesia La mia dolce Calabria, e Giuseppe Caccamo, classe V A, con il racconto Le Pietre dell’Amore. Gli allievi, guidati nel percorso concorsuale dalla professoressa Rosella Fontana, hanno partecipato alla serata di premiazione, avvenuta sabato 14 Dicembre, presso il Polo Solidale per la Legalità. Con il proprio nome, il Premio ricorda l’antico centro abitato Il Fondaco in cui avvenivano, anticamente, gli scambi commerciali di mercato, perché incrocio di più vie di percorrenza, che mettevano in comunicazione l’attuale Piana degli Ulivi con la zona Jonica. E intorno a questo Fondaco venne edificato Casalnuovo, a firma del Principe di Gerace, Girolamo Grimaldi, appartenente a un ramo collaterale della famiglia da cui discendono i Principi Grimaldi di Monaco. Il Premio nasce nel 2010, per opera di Girolamo Giovinazzo, della compianta professoressa Vincenza Dagostino, del Preside Vincenzo Crocitti e di Antonio Tramontana degli Amici del Vernacolo. L’ottava edizione è stata patrocinata dal Comune di Cittanova, dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria, dal Consiglio Regionale della Calabria, dai Siti Storici Grimaldi, ed è stato condotto dal famoso giornalista Enzo Romeo. La kermesse si è aperta con l’intervento della Presidente dell’Associazione Cittanova Radici, Domenica Sorrenti. A seguire, l’intervento di Antonio Tramontana, Presidente del Premio Letterario, per presentare Il Dizionario dei Dialetti della Calabria. Dopo è stata la volta delle diverse premiazioni e menzioni speciali, nonché delle opere meritevoli di pubblicazione. La Giuria, presieduta dalla poetessa e composta dalla docente universitaria Stefania Crocitti, dagli insegnanti Mariateresa Foci Rocco Rao e dallo scrittore Natale Pace, ha operato senza conoscere i nomi degli autori delle opere, valutandole con competenza, professionalità e imparzialità. Le opere ricevute sono state tante e hanno reso la scelta dei vincitori una sfida entusiasmante per la Giuria, che ne ha valutato l’originalità, la profondità tematica e la qualità stilistica. Il racconto di Ester, La conchiglia ritrovata, riprende il mito di Persefone, che lei vive in prima persona, ritrovandosi al momento del rapimento della figlia di Demetra, in veste di ancella, grazie ad una conchiglia trovata sulla battigia. Una dedica appassionata alle antiche tradizioni e credenze della nostra terra, che continua ad affascinare sempre con le sue leggende. La poesia di Matteo, La mia dolce Calabria, è un’eco ridondante di tutte le qualità della terra di Calabria, che nonostante le amarezze, ci offre incanto, stupore e meraviglia, con la stessa intensità che colse i primi viaggiatori greci, che decisero di plasmarla della loro grande cultura. Il racconto di Giuseppe Caccamo, Le Pietre dell’Amore, è un omaggio straordinario a quei piccoli paeselli che drappeggiano l’entroterra della Locride e la fanno brillare di leggende e storie antiche, custodite gelosamente dalle persone anziane, arcani narratori di vicende magiche e così avvincenti da trovare riscontro nella realtà. Dei misteriosi giganti, delle pietre per conquistare la più bella, ingredienti, questi, che creano un legame indissolubile con i massi che hanno edificato i diversi paesini, che trasudano tradizione e mito, e che vanno salvaguardati a ogni costo, proprio per questa loro originalità unica ed esclusiva. Tutte e tre le opere sono state inserite nell’Antologia del premio. Questa edizione del Premio ha aggiunto un importante tassello all’interno dell’Associazione Cittanova Radici: promuovere la cultura e la scrittura come strumenti di crescita personale e collettiva, in una terra ricca di storia e di creatività. I partecipanti hanno contribuito, con i loro lavori, a regalare a questa edizione un valore unico e indimenticabile. Auguriamo ai nostri ragazzi di continuare a valorizzare il talento della scrittura, perché abbiamo bisogno di racconti profondi e veraci, che sappiano interagire con il nostro essere, per trovare conforto, confronto, spunti di riflessione e quelle parole che toccano le corde dello spirito. Alla prossima edizione!