Nasce la prima casa emergenziale in Calabria
Dall’Ufficio Stampa
Mercoledì 27 novembre, nell’ambito della presentazione del Manuale Operativo Strumenti per operatrici coinvolte nel contrasto della violenza maschile sulle donne organizzato dal centro antiviolenza regionale Attivamente Coinvolte, il Sindaco di Pizzo, Sergio Pititto, ha formalizzato, con apposita delibera, l’impegno dell’Amministrazione Comunale di affidare in comodato d’uso gratuito due immobili da destinare alla prima Casa emergenziale sita sul territorio calabrese, per dare sostegno e tutelare le donne e i minori vittime di violenza. Questa struttura offrirà una protezione immediata e temporanea per le donne vittime di violenza e i loro bambini calabresi e si distingue da altre forme di accoglienza, come i centri antiviolenza o le case rifugio per il suo carattere di sostegno urgente e temporaneo.
Il sindaco Sergio Pititto ha sottolineato l’importanza di creare in Calabria uno spazio dedicato alle situazioni di emergenza e di pericolo delle donne e dei minori vittime di violenza, riportando che chi ricopre un ruolo istituzionale deve farsi carico di politiche concrete nell’ambito dell’accoglienza.
L’avvocato Figliuzzi ha sottoscritto il documento in qualità di presidente del centro antiviolenza, sottolineando l’importanza dell’iniziativa stante le numerose richieste di accoglienza in emergenza che provengono da tutta la regione. Rilevando, altresì, che la necessità dell’esistenza della casa emergenziale si colloca nel delicato e fondamentale passaggio tra la richiesta di aiuto e la messa in sicurezza residenziale delle donne e minori vittime di violenza, stante la carenza di posti nelle case rifugio calabresi.
L’importante iniziativa ha ricevuto il plauso del comandante provinciale dei carabinieri Luca Toti e del dirigente della divisione anticrimine della questura Domenico Lanzaro, che hanno ribadito l’impegno delle forze dell’ordine nel lavorare in sinergia con il Centro antiviolenza nell’ottica e nel proseguimento di una fattiva collaborazione e nella condivisione delle buone prassi nazionali e internazionali.
La casa emergenziale rappresenterà un nuovo e ulteriore supporto per il centro antiviolenza regionale e l’intero sistema di accoglienza, creando una solida rete tra i vari attori istituzionali e non coinvolti.