“Voci della memoria”: il nuovo romanzo di Francesco Cesare Strangio
Di Francesco Salerno
Oggi ho il piacere di portare all’attenzione del pubblico il nuovo romanzo dell’amico e scrittore Francesco Cesare Strangio, Voci della memoria.
Da anni, ormai, l’autore di questo profondo romanzo crea storie che, dal particolare, riescono a surgere al generale, parlando di temi e ponendo questioni che riguardano l’essere umano. Mi fa molto piacere poter scrivere queste righe per consigliare questo testo che, ne sono certo, riuscirà a incuriosire i lettori e a porli dinnanzi alle tante realtà che viviamo ogni giorno e che, tuttavia, possono dirci molto sul nostro io interiore e sulla nostra società.
Non vi svelerò alcun dettaglio di questo libro, giacché credo che sia meglio che i lettori si immergano completamente e senza aspettative in questo mondo creato dall’autore. Un mondo che, lentamente ma continuamente, sarà in grado di sorprenderli. Un mondo fatto soprattutto di memorie, a volte tangibili, a volte sfumate (a tal proposito, trovo magistrale la scelta della copertina, che pare proprio un’immagine plastica della memoria stessa).
Vorrei, a questo punto, dire qualche parola sulla nostra letteratura che, come Strangio ci ha dimostrato più volte, è qualcosa di vivo, pulsante e continuo stato di perfezionamento. Spesso ci dimentichiamo che questa nostra terra ha una forza narrativa incredibile che aspetta solo di essere conosciuta.
Moltissimi autori, di ogni estrazione sociale o età, arricchiscono il mondo della letteratura calabrese e italiana, e meritano la considerazione adeguata per questo.
Ritengo, pertanto, che romanzi come Voci della memoria meritino assolutamente di essere letti e, anzi, invito l’amico Strangio a continuare questa sua opera letteraria.
A lui semplicemente dico: “Per aspera, ad astra”.
Il romanzo è pubblicato da Ventus, per la collana Narrativa, ed è rintracciabile online.