Autonomia Differenziata rischio per la Calabria: la posizione dell’Assessore Marco Pulitanò
Di Marco Pulitanò – Assessore comunale di Ardore che ancora ci crede
In un Paese in cui spesso le leggi vengono ignorate o contestate, penso che sia arrivato il momento di cambiare direzione!
La Corte Costituzionale ha infatti bocciato, almeno in parte, una manovra (l’Autonomia differenziata) dichiarando ben sette punti come incostituzionali. Fondamentalmente, una riforma che non riesce a garantire i Livelli Essenziali delle Prestazioni e dei servizi (che devono essere assicurati in modo uniforme su tutto il territorio nazionale) può davvero essere approvata?
Come può il Presidente della Regione Calabria, colui che dovrebbe rappresentare la mia regione, non essere stato tra i quattro presidenti che hanno fatto ricorso contro questa manovra? Se oggi sarà impugnata o modificata, perché devo ringraziare i presidenti di Puglia, Toscana, Sardegna e Campania, e non Roberto Occhiuto? Tutto ciò mi fa rabbia!
In un Paese in cui si parla tanto di politica e di disaffezione verso di essa, cosa si fa concretamente per riavvicinare i giovani? Si potrebbero prendere posizioni a favore del proprio territorio anche andando oltre le linee guida di partito. Se è necessario fare scelte che salvaguardino la nostra terra, che vengano fatte, anche se questo dovesse costare qualche finanziamento in meno. I contentini lasciamoli ad altri e facciamo prevalere il mandato di fiducia che ci è stato dato!
La Calabria che vorrei è quella che mi viene raccontata, non quella descritta da qualche titolo altisonante: Secondo uno studio dell’Università X d’America, la Calabria è la più bella regione d’Italia. Lasciamo pure questi titoli ad altri. Di fatto, la Calabria è la regione più povera del Paese, e non si vive di solo turismo, per quanto qualcuno tenti di farcelo credere. Se l’autonomia differenziata venisse approvata, ripeto, sarebbe il collasso per la nostra regione. Bellissimo il progetto del ponte sullo stretto, ma se dev’essere un regalo che nasconde il collasso, lo costruiscano altrove. Prima pensiamo a completare la nuova 106!