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Ad Africo la presentazione del progetto e del libro “Nel Bosco, come il vento con le foglie”

Sabato 16 novembre, alle ore 16:30, presso il Palazzo Comunale di Africo Nuovo, si terrà un importante evento culturale che celebra il legame profondo tra il territorio aspromontano e le sue radici storiche e sociali. L’iniziativa, organizzata dal Parco Nazionale d’Aspromonte, dal Comune di Africo e dall’Associazione Santu Leu Apricus, è dedicata agli uomini e alle donne di Africo che, con sacrificio e amore, hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia di questo luogo.

Un momento di riflessione e memoria

Durante l’evento verrà ricordato il giornalista d’azione Giuseppe Bova, scomparso prematuramente, simbolo di impegno civile e amore per il territorio. I suoi racconti introduttivi offriranno uno spaccato delle realtà e delle sfide vissute in Aspromonte.

I protagonisti e il messaggio dell’incontro

Tra gli ospiti di rilievo spiccano:

  • Renato Carullo, Commissario Straordinario del Parco Nazionale dell’Aspromonte;
  • Domenico Modaffari, Sindaco di Africo;
  • Gioacchino Criaco, scrittore e narratore delle realtà del territorio;
  • Giovanni Favasuli, poeta locale;
  • Antonella Italiano, giornalista e direttrice del giornale In Aspromonte.

Giovanni Curatola, ideatore del progetto, guiderà la presentazione della pubblicazione Nel Bosco, come il vento con le foglie, un carnet de voyage che raccoglie testi e illustrazioni di vari autori, tra cui Adriano Fuscà, Andrea Guerra e altri.

Un omaggio al territorio e alla legalità

L’iniziativa sottolinea l’importanza della salvaguardia della terra aspromontana, un luogo che unisce bellezza naturale e senso di appartenenza, con un messaggio di vita e legalità. L’evento mira a coinvolgere la comunità in un dialogo culturale che rispetti la memoria e guardi al futuro.
Non mancate a questo importante appuntamento culturale: un’occasione per riscoprire le radici e riflettere sul valore del territorio aspromontano.

Umberto Landi

Dotato di abilità ai limiti del sovrumano, Umberto appartiene a quella nuovissima categoria di supergiornalisti che sanno farsi notare poco ma sono in grado di produrre tantissimo. La sua capacità di osservazione e la sua rapidità nel produrre testi interessanti ed efficaci è straordinaria, tanto che c’è persino chi è pronto a giurare che sia il frutto di un segretissimo esperimento di bioingegneria. Di poche parole, ha deciso di mettere le proprie capacità al servizio del territorio, senza mai giudicare ma sempre pronto a stimolare le riflessioni degli altri.

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