Controlli dei Carabinieri: sequestri e sospensioni per violazioni sanitarie e ambientali
I Carabinieri del Gruppo di Gioia Tauro, in collaborazione con il Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Reggio Calabria, hanno condotto due indagini separate su strutture operative nella piana di Gioia Tauro, rivelando gravi irregolarità e rischi per la salute pubblica e l’ambiente.
Indagine su struttura veterinaria a Taurianova
In un ambulatorio veterinario sono stati riscontrati farmaci scaduti usati per trattamenti veterinari e la presenza di animali in degenza oltre le 24 ore consentite. L’uso di farmaci scaduti, conservati insieme a quelli quotidianamente somministrati, pone a serio rischio la salute degli animali, portando al sequestro immediato dei farmaci non conformi e alla segnalazione del caso alla Procura di Palmi. La struttura è stata sottoposta a sospensione temporanea delle attività, con blocco degli ingressi e delle uscite degli animali d’affezione. Le indagini sono in corso e gli inquirenti stanno verificando l’effettiva responsabilità del veterinario.
Sequestro di impianto di autodemolizione
I Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro hanno sequestrato un impianto di autodemolizione, dove sono state rilevate gravi violazioni ambientali, tra cui lo sversamento di oli esausti nel suolo circostante, con rischio di contaminazione delle falde acquifere. Le vasche di raccolta delle acque risultavano inquinate e mancavano i documenti necessari per il corretto smaltimento degli oli. Inoltre, nell’area dell’impianto è stato rinvenuto un veicolo con targhe rubate e scoperta una discarica abusiva di veicoli e componenti metalliche. La gestione illecita dei rifiuti e la contaminazione ambientale hanno portato al deferimento del titolare alla Procura di Palmi.
I Carabinieri ribadiscono l’importanza di garantire il rispetto delle normative sanitarie e ambientali, soprattutto nei settori della sanità veterinaria e dell’autodemolizione, per la tutela della salute pubblica e protezione dell’ambiente locale. Entrambe le indagini sono in fase preliminare, con il principio di presunzione di innocenza degli indagati.