Crotone: appello al direttore del MASE per una Bonifica Immediata
Il Comitato Fuori i veleni. Crotone vuole vivere ha indirizzato una lettera aperta all’Ingegnere Luca Proietti, direttore generale del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, per esprimere la propria preoccupazione riguardo alla grave problematica della bonifica dell’area Sito di Interesse Nazionale di Crotone.
La lettera si apre con un chiaro riferimento alla situazione ambientale critica che ha portato Crotone a essere definita una “bomba ecologica”. I membri del comitato rimarcano che, nonostante le varie problematiche affrontate, il direttore dovrebbe essere già a conoscenza delle vicende legate alla mancata bonifica e alla grave esposizione per la salute dei cittadini, evidenziata dal 6º Rapporto dello studio Sentieri del 2023, che mostra un eccesso di rischio per la mortalità generale e per i tumori maligni.
Il comitato sottolinea che, dopo anni di attesa, Eni Rewind non ha adempiuto agli obblighi di bonifica previsti dal Piano Operativo di Bonifica Fase 2. Si interroga quindi su quali siano state le novità giustificative per il recente Decreto di Giunta nº 27 del 1º agosto 2024, considerando che, come dimostrato da studi di Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria e Istituto Superiore di Sanità, la situazione richiede ulteriori approfondimenti e azioni di bonifica più rigorose. In questo contesto, la lettera chiede “quali sono le ragioni che La hanno indotta a un’evidente forzatura nell’emanazione del provvedimento?”
Particolare attenzione viene riservata alla questione del deposito temporaneo dei rifiuti pericolosi, un tema di grande rilevanza per la salute pubblica. Il comitato evidenzia come il Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale, approvato nel 2019, stabilisca chiaramente che le operazioni di deposito devono avvenire solo dopo aver identificato siti di smaltimento finale fuori dalla Calabria. Queste disposizioni, affermano i membri del comitato, non possono essere sottoposte a interpretazioni forzate, e qualsiasi deviazione da tali prescrizioni rappresenterebbe una violazione della legge.
La lettera si conclude con un invito all’Ingegnere Proietti a prendere sul serio le riflessioni del comitato, in modo da garantire la tutela della salute dei cittadini e il rispetto delle normative ambientali. Con un accento sulla necessità di un intervento chiaro e coerente, il comitato spera che queste osservazioni possano portare a una revisione delle decisioni prese e a un impegno concreto per la bonifica e la salvaguardia dell’area.
In sintesi, il Comitato Fuori i veleni chiede una maggiore responsabilità e trasparenza nel processo di bonifica, sottolineando che la salute dei cittadini non può essere compromessa per favorire le pretese di aziende come Eni Rewind.