Reggio Calabria: Arghillà e Rione Marconi avranno nuovi spazi e servizi per la comunità
Il Comune di Reggio Calabria continua il suo impegno nella rigenerazione urbana e nella costruzione di comunità attraverso una serie di progetti strategici che coinvolgono diverse aree della città, con un’attenzione particolare sui quartieri di Arghillà e Rione Marconi.
Rigenerare Arghillà con il progetto FATA
Il progetto Fuoco, Acqua, Terra, Aria, promosso dal Consorzio Ecolandia con il supporto della Chiesa Valdese e in collaborazione con diversi associati territoriali, rappresenta un’importante iniziativa di rigenerazione urbana nel quartiere di Arghillà. Come sottolineato dal Sindaco Giuseppe Falcomatà, il progetto mira a dare soluzioni strutturali per affrontare le criticità di Arghillà, attraverso la realizzazione di comunità energetiche solidali, spazi sociali e sportivi e la sperimentazione di sistemi innovativi per il riciclo e il riutilizzo delle risorse naturali. Il progetto, finanziato con quasi 2 milioni di €, prevede anche la costruzione di un polo del riciclo e un ecocompatattore.
Il Prefetto Clara Vaccaro ha evidenziato l’importanza di unire le forze tra istituzioni e cittadini per affrontare le complessità di Arghillà: «Le soluzioni devono coinvolgere tutti: cittadinanza, volontariato e mondo sociale». L’obiettivo è lavorare insieme verso un Patto di comunità che garantisca il miglioramento della qualità della vita del quartiere.
Il Parco Urbano del Rione Marconi
Parallelamente, il Comune di Reggio ha avviato un intervento di rigenerazione urbana al Rione Marconi, uno dei quartieri più popolosi della città. Qui, grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, è in fase di completamento la costruzione di un nuovo parco urbano che include una palestra all’aperto, un parco giochi attrezzato e un campo polivalente. Come spiegato dal sindaco Falcomatà, l’intervento mira a restituire ai cittadini spazi precedentemente abbandonati e degradati, trasformandoli in luoghi di aggregazione sociale e attività sportive. «Non esistono quartieri di serie A o B», ha affermato il sindaco, sottolineando l’importanza di offrire a tutti gli abitanti della città spazi adeguati per il vivere civile.
Toponomastica e simboli di speranza ad Arghillà
Il progetto FATA ha inoltre visto la conclusione dell’installazione di 40 nuove targhe toponomastiche nel quartiere di Arghillà. Durante un evento che ha coinvolto le autorità locali e i residenti, è stata scoperta la Mappa di Quartiere, simbolo tangibile della trasformazione in atto. Secondo il presidente del Consiglio Comunale Enzo Marra, queste targhe non sono solo segnaletica, ma un simbolo di speranza per la comunità, frutto di un lavoro collettivo. Anche l’Assessore Lucia Nucera ha ribadito l’importanza della sinergia tra istituzioni e cittadini per far fronte alle difficoltà, sottolineando come sia fondamentale che i risultati arrivino dalle persone stesse.
Questi interventi sono parte di un più ampio processo di rigenerazione urbana che punta a creare una città più vivibile e a promuovere la partecipazione attiva dei cittadini, ridisegnando spazi e rafforzando il tessuto sociale.