Grande partecipazione per lo sciopero indetto dal Comitato Nazionale Cancellieri Esperti
Dall’Ufficio Stampa del Comitato nazionale Cancellieri esperti 2024
Si è svolto lo sciopero nazionale proclamato dal neo costituito Comitato dei cancellieri esperti del Ministero della Giustizia. Detto Comitato ha raccolto in pochi giorni adesioni in via di registrazione, certamente superiori al 50% degli appartenenti alla intera categoria.
Lo sciopero, benché proclamato senza ausilio di alcun sindacato e, anzi, da più parti boicottato, ha avuto una partecipazione incredibile: secondo l’ANSA le stime si attestano ad oltre il 70% su base nazionale.
Un dato che ha comportato per molti tribunali la necessità di cancellare e differire udienze, di sospendere servizi o di istituire presidi.
I cancellieri esperti sono poco più di 3.000 in tutta Italia, ma la loro assenza è stata capace, per un giorno, di paralizzare molte attività giudiziarie.
Non c’è alcuna intenzione, da parte della categoria, di gravare ulteriormente sullo stato già gravissimo (viste le croniche carenze di organico) in cui versa la Giustizia nel nostro Paese. Tutti sono consapevoli di offrire un servizio vitale per la società e mettono passione e devozione nel proprio lavoro.
Tuttavia la misura è colma.
Non è accettabile che si appiattiscano e si rendano pedine intercambiabili figure completamente distinte per mansioni, competenze e professionalità senza distinzioni alcune, dequalificando e demansionando professionisti ed esperti per mere semplificazioni e risparmi gestionali, ignorando di squalificare così ogni legittima ambizione e posizione lavorativa acquisita del personale di un ministero che ha peculiarità certamente non uniformabili a quelle di altri appartenenti alle funzioni centrali. Oltretutto non si capisce la resistenza a passarli all’area terza, visto che negli altri ministeri il rapporto numerico fra area 2 e 3 è invertito.
I giudici del lavoro si erano già espressi sul fatto che la corretta allocazione dei cancellieri fosse la terza area, tanto da aver generato la progressione massiva in area funzionari dei cosiddetti 21 quater in tempi recenti. Ciò è tanto più vero oggi in quanto l’area prima (corrispondente ai profili più bassi) risulta praticamente svuotata; inoltre, se ne è creata una superiore (la quarta), appiattendo profili, dimenticando anche che la quasi totalità dei cancellieri attualmente in servizio è stata reclutata con un selettivo concorso 2020/2021 che pretendeva titoli ben superiori alla laurea, oppure una esperienza professionale eccezionale.
Per questo, contemporaneamente allo sciopero, si sono svolte molte decine di partecipatissime manifestazioni locali in tutta Italia (fra cui Palermo, Cagliari, Messina, Milano, Torino, Bari, Catania e tante altre), e così anche a Roma, avanti la Corte di Cassazione, ove alcune centinaia di manifestanti hanno sfidato l’allerta rossa per nubifragio sulla Capitale, per gridare il loro sdegno!
Quello di oggi non è un punto di arrivo, ma di partenza.
Se non si otterrà il passaggio dell’intera categoria alla corretta area terza con priorità su qualsiasi altra progressione o stabilizzazione, certamente saranno incrociate le braccia ancora e ancora!
Il Ministero è avvertito!