Il sapore delle montagne calabresi in un progetto itinerante che parte da Serra San Bruno
Dall’Ufficio stampa
Tra tradizione e innovazione culinaria, i funghi porcini, celebri per il loro sapore intenso e aromatico, e la porchetta, cotta con maestria e arricchita da erbe aromatiche, rappresentano prodotti d’eccellenza del territorio calabrese. Questi ingredienti sono ora protagonisti assoluti del progetto identitario di Francesco Tassone, un’iniziativa che unisce il gusto alla cultura locale.
Il furgone del Porcino sta per partire e porterà di città in città una selezione unica di piatti realizzati con cura e passione, alla riscoperta di sapori autentici e genuini. «Quello che desidero con questo progetto è portare su tutto il territorio nazionale il respiro dei boschi e delle montagne calabresi, la salubrità che si ritrova in tutto ciò che questo terreno produce, in particolare nell’area delle Serre calabresi, dove nascono porcini d’eccellenza» spiega Tassone.
Il progetto non si limita alla cucina: si propone di creare un legame profondo con la tradizione artigianale delle Serre, dove nascono le pipe, celebri in tutto il mondo per la loro qualità e il loro aspetto unico. Queste opere, realizzate con passione da maestri artigiani, rispecchiano l’amore per il territorio e l’attenzione al dettaglio, proprio come i piatti che Francesco propone nel suo furgone del buon cibo.
«Partiremo dalla Festa del fungo di Serra San Bruno, a ottobre, un evento fortemente identitario per il porcino, organizzato dalla Pro Loco, giunto ormai alla sua XI edizione, che è molto cresciuto in questi anni, E poi porteremo la nostra idea di montagna, di gusto e benessere in tutta Italia. Parliamo infatti di cibo buono e che fa bene, che presenta proprietà nutrizionali nobili, coniugando il gusto alla salute. Vogliamo dare risalto a quanto la montagna calabrese offre, avvicinando i sapori a tutti» continua Tassone, e conclude: «Quello che desidero è ispirare molti a conoscere meglio la montagna calabrese, a esplorare le sue storie e tradizioni, a scoprire i legami tra la gastronomia e l’artigianato locale. Il mio vuole essere un invito a riscoprire i tesori preziosi delle Serre e delle montagne della nostra regione, una sorta di viaggio tra sapori e cultura per dare lustro all’identità dei luoghi.»