Siderno2030 a Maria Teresa Floccari: “Finanziamento perso per la cattiva gestione dei tempi”
Di Siderno2030
Finanziamento perso, ma l’amministrazione, per voce dell’assessore ai lavori pubblici, dice: “non per colpa nostra.”
È proprio la frase che i sidernesi non avrebbero mai voluto sentire.
Forse sarebbe stato meglio: “ci siamo impegnati ma non ce l’ abbiamo fatta.”
Probabilmente con una frase del genere ci saremmo sentiti meno in balia del fato.
È così che ci si giustifica davanti alle tragedie incomprensibili.
Ma qui non c’è nessuna tragedia, solo progetti mai realizzati.
Sei mesi di tempo per aggiudicare l’appalto di una nuova scuola di 3,2 milioni di €, non sono stati sufficienti a questa amministrazione, per il raggiungimento della milestone, ovvero, in lingua nostrana, che ci piace di più, dell’obiettivo/risultato.
Un obiettivo mancato, dovuto al fato, come dice l’assessore Maria Teresa Floccari, oppure, più umanamente parlando, a una programmazione azzardata, poco oculata nella gestione dei tempi e degli imprevisti.
Siderno2030, nel pieno e corretto svolgimento del proprio ruolo di controllo e vigilanza sull’operato dell’amministrazione, ha preso atto che l’occasione è andata perduta e di questo ha doverosamente informato i cittadini.
Nel suo riscontro, l’assessore elenca i fatti che hanno portato alla perdita del finanziamento; tra i fatti, però, non c’è l’atto principale con cui si è scelto di dare impulso alla procedura aperta.
Una procedura che non è stata decisa da una divinità ultraterrena, bensì frutto di una precisa volontà dell’amministrazione.
La scelta di ricorrere alla procedura aperta con l’offerta economicamente più vantaggiosa per l’affidamento di un appalto integrato è senza dubbio discutibile, in considerazione dei tempi che la medesima procedura richiede e degli imprevisti che sicuramente una tale procedura comporta.
Seppur con la consapevolezza del poi e con l’amara certezza del risultato, tale scelta non ha lasciato spazio a eventuali manovre correttive per scongiurare la causa della perdita dell’importante finanziamento.
È bene ricordare che il Decreto Semplificazioni, più volte citato negli atti di gara, forniva gli strumenti adatti che avrebbero consentito l’accelerazione dei tempi di affidamento con un rischio di fallimento minore: la procedura negoziata prevista da norma per la gestione di tutti i finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per gli appalti sotto soglia.
La scelta dell’Amministrazione, che ha optato per una procedura aperta si è dimostrata dunque fallimentare, non lungimirante, con un aggravio del procedimento amministrativo che si è rivelato infruttuoso e dannoso per la collettività.
Non è rincuorante la risposta dell’Assessore che attribuisce al fato il fallimento dell’intera operazione aggrappandosi al destino, nell’attesa di avere un’altra possibilità da Bruxelles.
Eppure, il legislatore aveva già esteso l’utilizzo della procedura negoziata agli appalti di importo superiore a un milione di € e inferiore alla soglia comunitaria proprio per semplificare la gestione dei fondi del PNRR e non incorrere in malaugurati definanziamenti.
La verità è che, oggi, dobbiamo accontentarci di un finanziamento di un primo lotto funzionale dell’asilo per un importo complessivo di 864.000 €, che garantisce la sola copertura di 36 posti/alunno, anziché l’importo originale di 3milioni e 200mila € che avrebbe consentito il rifacimento di tutta la struttura.
Anche in questo caso, la decisione dell’Amministrazione di prevedere la realizzazione di una scuola, suddividendola in lotti, con finanziamenti parziali, che non garantiscono la copertura finanziaria per la realizzazione di un progetto unitario, merita di essere censurata.
Sembra che l’Amministrazione utilizzi tale istituto frequentemente e impropriamente per rimediare alla perdita dei fondi stanziati che avrebbero potuto restituire alla collettività un’opera completa in tempi brevi.
Infine, chiediamo ancora perché i lavori della scuola media Corrado Alvaro sono inspiegabilmente fermi.
A questa domanda nessuno ha dato ancora una risposta.
Ci si è piuttosto spinti a chiedere dei complimenti per l’avanzamento dell’ordinaria amministrazione che i comuni da sempre dovrebbero garantire.