Costume e Società

Il beato Camillo Costanzo di Bovalino

Di Antonio Ardore

Si è svolta il 16 settembre, nella chiesa Matrice Santa Maria ad Nives e San Nicola di Bari di Bovalino Superiore, la santa messa in ricordo del sacerdote, missionario e martire gesuita, il Beato Camillo Costanzo. Nacque a Bovalino Superiore nella casa paterna nel borgo castello nel 1571, studiò presso il collegio gesuita di Napoli diventando sacerdote, scelse di partire volontario come missionario in Giappone. Dopo aver imparato la lingua e studiato la religione orientale, venne arrestato per aver convertito delle persone alla religione cattolica, e per questo venne legato a un palo, circondato da fascine e dato alle fiamme. Prima di morire ripeté per 3 volte la parola santo e dopo aver predicato per l’ultima volta morì, la cenere del rogo venne buttata in mare senza conservare alcuna reliquia. Era il 16 settembre 1622.

La famiglia Costanzo

Il 7 ottobre 1571 tre zii materni del beato parteciparono alla battaglia di Lepanto contro i turchi, sulla nave armata dal conte Vincenzo Marullo.
L’arcivescovo Giovanni Battista Costanzo, congiunto del beato bovalinese, scelse nel 1591 come protettore della città e della diocesi di Cosenza San Francesco di Paola.
Il padre Tommaso Costanzo, nel 1612, fece erigere nella chiesa matrice di Bovalino Superiore l’altare a San Francesco di Paola, portando così a Bovalino la fede per il Santo di Paola.

Altre notizie sul beato

Il 7 luglio 1867, su interessamento del vescovo bovalinese Raffaele Morisciano, in piazza San Pietro a Roma, Papa Pio IX lo annovera tra i martiri beati nelle missioni in Giappone.
Nel Giubileo del 1925 un gruppo di fedeli di Bovalino si recò a Roma in visita alla mostra missionaria in Vaticano dove ebbero modo di vedere l’arazzo del 1867, quello esposto quando venne beatificato Camillo Costanzo.
Alla fine del 1989 la comunità dei gesuiti del Giappone inizia una lunga corrispondenza con la Curia vescovile di Locri, per avere notizie sulle origini e la vita del beato Camillo Costanzo. Quest’attività portò, il 25 marzo 1990, alla scoperta del monumento al beato sulla riva di Tabira, luogo di pellegrinaggio per milioni di giapponesi.
Nel settembre 2007 l’Arciconfraternita Maria Santissima Immacolata di Bovalino Superiore, stampando il libro Bovalino, un borgo da salvare, ha trovato i fondi con cui si è riusciti a restaurare la casa natale del Beato Camillo.
Domenica 17 settembre 2017, dopo la santa messa, l’Arciconfraternita ha portato in processione per le strade del borgo la statua lignea del beato. Questo avvenimento, si è verificato dopo l’ultima volta avvenuta nel 1938, infatti le persone più anziane di Bovalino Superiore non ricordano quando sia avvenuta l’ultima volta.
Attualmente il beato viene ricordato con una santa messa il 16 settembre di ogni anno, a cura della Famiglia Zinghinì-Monteleone.
La casa del beato, si trova nel borgo castello a Bovalino Superiore lungo la strada che conduce alla chiesa matrice, dove un tempo accanto c’era il palazzo Morisciano.

Curiosità sul beato

  • È intitolata al beato la piazza maggiore a Bovalino Marina.
  • È intitolata al beato la piazzetta a Bovalino Superiore davanti alla chiesa matrice.
  • A Benestare, nella parte alta, c’è una via a lui intitolata.
  • A Roma c’è via Camillo Costanzo.
  • La biblioteca storica della Curia vescovile di Locri, è intitolata al Beato Camillo Costanzo.
  • Nell’Enciclopedia Italiana Treccani è riportata la sua vita.
  • La vicaria di Bovalino è posta sotto la protezione del beato.
  • Una vetrata della Chiesa cattedrale di Locri è istoriata con una sua immagine.
  • Nel museo d’arte sacra a Bovalino Superiore è esposto il quadro Il martirio del beato Camillo Costanzo.
  • La famiglia Zinghinì Monteleone di Bovalino custodisce un altro quadro sul beato, questo era di proprietà del vescovo Raffaele Morisciano.

Libri sul beato

  • Giuseppe Antonio Patrignani, Menologio di pie memorie sul beato Camillo Costanzo, Venezia, 1730.
  • Giuseppe Napoli, Beato Camillo Costanzo martire, Napoli, 1953.
  • Stefano De Fiores, Il beato Camillo Costanzo di Bovalino, Edizioni Qualecultura, Vibo Valentia, 2000.

Redazione

Redazione è il nome sotto il quale voi lettori avrete la possibilità di trovare quotidianamente aggiornamenti provenienti dagli Uffici Stampa delle Forze dell’Ordine, degli Enti Amministrativi locali e sovraordinati, delle associazioni operanti sul territorio e persino dei professionisti che sceglieranno le pagine del nostro quotidiano online per aiutarvi ad avere maggiore familiarità con gli aspetti più complessi della nostra realtà sociale. Un’interfaccia che vi aiuterà a rimanere costantemente aggiornati su ciò che vi circonda e vi darà gli strumenti per interpretare al meglio il nostro tempo così complesso.

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button