Costume e Società

“Maria e la Croce, un connubio di fede e sofferenza”

Monsignor Francesco Oliva, Vescovo della Diocesi di Locri-Gerace, ha tenuto un importante sermone il 14 settembre, al Santuario della Madonna della Montagna di Polsi, durante le celebrazioni dell’Esaltazione della Croce. Il tema centrale del suo intervento è stato il profondo legame tra Maria e la Croce, un connubio che incarna la fede, la sofferenza e la speranza del popolo cristiano.
Il vescovo ha accolto i fedeli di Polsi, esaltando la loro devozione e determinazione nel raggiungere il santuario nonostante le difficoltà. Ha sottolineato come la sofferenza, simbolizzata dalla croce, sia parte integrante della vita dei devoti, che affrontano malattie, disabilità e dolori famigliari. Tuttavia, Maria è sempre presente accanto alla Croce, come lo fu accanto a Gesù nel momento della sua sofferenza.
Secondo Monsignor Oliva, Maria non è solo la Madre di Cristo, ma anche la madre di tutti coloro che soffrono. Questo legame tra Maria e la Croce dimostra che la vita cristiana è un continuo cammino di fede e offerta, in cui le difficoltà e le sofferenze vengono vissute con il sostegno della Madonna.
Il vescovo ha anche toccato un tema pratico: le difficoltà riscontrate dai pellegrini nel raggiungere il santuario. Ha lodato la collaborazione con le autorità civili e militari per migliorare l’accesso al luogo sacro, soprattutto per anziani, disabili e malati, chiedendo un impegno concreto per garantire sicurezza e servizi essenziali.
Infine, monsignor Oliva ha richiamato l’importanza della Croce come simbolo di salvezza e amore. La Croce, ha detto, non è solo uno strumento di morte, ma una via di redenzione per l’umanità. Ha esortato i fedeli a volgere lo sguardo al Crocifisso e a trovare in Lui la forza per affrontare le proprie sofferenze quotidiane, sapendo che Maria è sempre presente, pronta a confortare e sostenere i suoi figli.
L’Esaltazione della Croce, dunque, non è stata solo una celebrazione della fede, ma un invito a riflettere sul significato profondo della sofferenza e sulla presenza costante di Maria nel cammino di ogni cristiano.

Umberto Landi

Dotato di abilità ai limiti del sovrumano, Umberto appartiene a quella nuovissima categoria di supergiornalisti che sanno farsi notare poco ma sono in grado di produrre tantissimo. La sua capacità di osservazione e la sua rapidità nel produrre testi interessanti ed efficaci è straordinaria, tanto che c’è persino chi è pronto a giurare che sia il frutto di un segretissimo esperimento di bioingegneria. Di poche parole, ha deciso di mettere le proprie capacità al servizio del territorio, senza mai giudicare ma sempre pronto a stimolare le riflessioni degli altri.

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