Coldiretti Calabria: la difesa del Made in Italy e la lotta all’emergenza lingua blu
La Coldiretti Calabria si è recentemente resa protagonista di importanti iniziative a tutela del settore agroalimentare e zootecnico della regione.
In primo luogo, si è conclusa positivamente la procedura relativa al cambio di denominazione dell’associazione Mediterranea, tema che aveva visto Coldiretti impegnata in una dura battaglia mediatica per salvaguardare la Dieta Mediterranea, patrimonio dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura. L’accordo, raggiunto grazie alla mediazione del Ministro Francesco Lollobrigida e al supporto di associazioni e del Comune di Pollica, prevede non solo il cambio del nome, ma anche l’impegno di Coldiretti a sostenere una possibile candidatura italiana alla presidenza del Comitato delle Organizzazioni Professionali Agricole. La Confederazione ha sottolineato come continuerà a vigilare e a difendere il vero Made in Italy, proteggendo i cittadini consumatori e i propri agricoltori associati da qualunque minaccia alla qualità dei prodotti agroalimentari italiani.
Parallelamente, Coldiretti Calabria ha acceso i riflettori sull’emergenza legata alla diffusione della lingua blu negli allevamenti calabresi. La malattia, trasmessa ai ruminanti da un insetto, ha già causato la morte di migliaia di animali e messo in ginocchio la filiera zootecnica della regione, con gravi ripercussioni economiche per le aziende produttrici di formaggi pregiati, come il pecorino crotonese e quello del Monte Poro, a Denominazione di Origine Protetta. Coldiretti ha chiesto alle autorità competenti interventi urgenti, tra cui l’attivazione di protocolli di sicurezza e una campagna vaccinale tempestiva per fermare il dilagare dell’epizoozia. Inoltre, ha sottolineato la necessità di monitorare le importazioni di animali vivi dall’estero, una delle probabili cause della diffusione della malattia in Italia.
Coldiretti Calabria rimane al fianco degli agricoltori e degli allevatori, chiedendo alle istituzioni misure concrete per il risarcimento dei danni e il sostegno alla filiera zootecnica regionale, continuando così la sua missione di difesa del patrimonio agroalimentare italiano.