La Regione Calabria, sotto la guida del presidente Roberto Occhiuto, sta affrontando con determinazione due questioni cruciali per il futuro del territorio: la lotta al precariato nella Pubblica Amministrazione e il rafforzamento del sistema sanitario regionale.
Da un lato, l’assessore al Lavoro Giovanni Calabrese ha annunciato il percorso per chiudere definitivamente uno dei bacini di precariato più problematici della regione, riguardante circa 4.000 tirocinanti. Il governo regionale ha lavorato intensamente per trovare una soluzione duratura, con l’obiettivo di garantire stabilità lavorativa e impedire la creazione di nuovi precari nella Pubblica Amministrazione. Un impegno che vede la collaborazione di figure politiche come Francesco Cannizzaro, Wanda Ferro e Alfredo Antoniozzi, e il sostegno delle organizzazioni sindacali. Secondo Calabrese, il percorso prevede la proroga dei tirocini come misura temporanea, con l’intento di definire rapidamente un futuro lavorativo stabile per questi lavoratori. Questo sforzo mira a correggere una situazione ereditata da una gestione politica considerata irresponsabile.
Parallelamente, il Dipartimento regionale Salute e Politiche Sociali ha celebrato un traguardo importante con la conclusione del corso di formazione specifica in medicina generale per il triennio 2020-2023. Sono stati abilitati 28 nuovi medici che si aggiungono ai 96 già certificati dal novembre 2022, portando avanti il lavoro di rafforzamento del sistema sanitario regionale. I nuovi medici potranno operare sul territorio, coprendo le zone carenti e migliorando l’accesso ai servizi sanitari. Il dirigente generale Tommaso Calabrò, durante la cerimonia, ha sottolineato l’importanza di questo risultato, frutto dell’impegno dell’amministrazione regionale e del commissario alla sanità Roberto Occhiuto.
Entrambe queste iniziative rappresentano passi significativi verso il miglioramento delle condizioni lavorative e dei servizi pubblici in Calabria, con un forte impulso verso una regione più equa e ben organizzata.