Costume e Società

Il Bovalino Calcio 1911

Di Antonio Ardore

L’attività sportiva in genere riveste una grande importanza nel mondo sia dei giovani sia dei meno giovani, nonostante la mancanza di strutture idonee alla pratica sportiva. Il vecchio stadio è in fase di ammodernamento, sul lungomare resiste al tempo un campetto di basket, mentre il campo di calcetto, nel quale si aspettava l’estate per assistere alle partite di squadre composte da diversi giovani del circondario, è stato trasformato qualche anno fa in villetta detta Canceglia.
Certamente la volontà e le spinte d’iniziativa dei giovani atleti ha permesso la creazione di squadre sportive competitive a livello regionale e anche nazionale, come l’Hockey Freccia Azzurra donne del 1983 che militò in serie B e si sciolse nel 1988, dando spazio alla Pallavolo La Zagara che partecipò al campionato di serie B2 maschile nel 1997 e ancora in attività; e la ex R.T.J. Basket, oggi Cono Basket Bovalino del 1989 che, nel 2004, ha giocato in serie B femminile ed è tuttora in attività. Da evidenziare l’attività del Bovalino Calcio a 5, che ha portato il nome di Bovalino a livello nazionale giocando in serie A2.
La Bovalinese Calcio venne fondata nel 1911 dai fratelli Mario e Luigi Spagnolo, che conobbero il gioco del calcio frequentando il primo l’Accademia militare di Livorno e il secondo l’Accademia militare di Modena. Il maestro Antonino Spagnolo, congiunto dei due fratelli, raccontava che nel 1913 una nave mercantile, solcando il mare Ionio, fece sbarcare sul lido di Bovalino una scialuppa per fare rifornimento di viveri e i giovani del paese convinsero i marinai a giocare una partita nel suolo dove oggi c’è la villa comunale e, siccome l’ora era tarda, fecero illuminare il campo di gioco con un faro dalla nave in mare.
Per la stagione calcistica 1928/1929 l’Unione Sportiva Bovalinese risulta iscritta al campionato di Seconda Divisione, i colori sociali erano il bianco-celeste. E nel 1931 l’Associazione Sportiva Bovalinese si aggiudicò la finalissima del torneo dell’Unione Liberi Calciatori sconfiggendo la Dominante di Reggio Calabria per 3 a 2. Nel 1938 vinse il campionato provinciale della GIL. A causa del secondo conflitto bellico l’attività venne sospesa dal 1939 al 1946.
Alla ripresa dei campionati dopo la seconda guerra mondiale i colori della squadra si trasformarono nell’amaranto, il simbolo il cavallo rampante, come il soggetto del gonfalone municipale (anche se alcuni sostengono che si tratti del cavallo rampante dell’aeroplano di Francesco Baracca). Il campo di gioco, dal 1946 al 1951, fu quello dove oggi sorge l’edificio della scuola elementare centro, che dopo l’alluvione del novembre 1951 venne utilizzato per la scuola costruita con i fondi inviati dagli italiani in America. Dal 1952 al 1955 l’attività venne sospesa e realizzato il nuovo campo di gioco in località Bricà.
Guidati dal mister Michele Voros, della nazionale ungherese, nel 1959 la Bovalinese vinse il campionato di Promozione e approdò in IV Serie, ma per problemi societari rinunciò e vendette il titolo al Locri.
Il 29 giugno 1974, la squadra è sconfitta nella finale nazionale dilettanti a Montecatini vinta dalla Miranese per 1 a 0. I giornali sportivi nazionali titolarono l’evento con Il calore e il colore della Calabria, per descrivere i caroselli dei tifosi calabresi prima della gara e anche al ritorno a Bovalino.
Nel 1986, per i 75 anni di attività sportiva della AS Bovalinese, il presidente Tommaso Fonti ritira la Benemerenza sportiva dalle mani del Presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio Antonio Matarrese.
Nel 1987 ci fu lo spareggio vinto dal San Luca allo stadio San Vito di Cosenza, dove la squadra aspromontana si aggiudica la Promozione.
Al termine del campionato di Promozione del 1989/1990, la Bovalinese approva in Serie D, dove rimarrà per tre anni, dopo di che la società fallisce per ricominciare nel 1997 dalla terza categoria e con una media di 2-3 anni veniva promossa nel campionato superiore, per ritornare in Eccellenza nel 2005 con presidente Giovanni Ferrigno e il mister Maurizio Panarello.
Nel 2023 la squadra retrocede e riparte dalla Prima Categoria, col nome di Polisportiva Bovalino, vincendo l’anno successivo il campionato con 27 vittorie su 30 di gare disputate e ritornando in Promozione. Di quest’anno è la finale di Coppa Calabria persa con l’AEK Crotone. Si è ripresa l’attività con la dirigenza dei fratelli Vincenzo e Andrea Scordino, con il mister Silvio Frascà.
Tra i giocatori della Bovalinese si ricordano Gigi Frascà e Lollò Cartisano, a quest’ultimo è stato intitolato lo stadio cittadino.

Redazione

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