Un aiuto per Alfredo: la lotta di un piccolo guerriero contro l’epatoblastoma
Di Carlotta Mulè
Alfredo De Marco è un dolce bimbo di 3 anni e mezzo, residente a Siderno.
Alfredo non è come gli altri bimbi, ma ha qualcosa di speciale, diciamo un super potere che, dal 28 settembre del 2023, lo aiuta a combattere contro un terribile nemico, un epatoblastoma metastatizzato ai polmoni.
L’epatoblastoma è un tumore embrionale, il più comune per i bimbi, che ha origine nelle cellule che vanno a formare il fegato.
Come tutti questi nemici molto cattivi, il bimbo che sta coraggiosamente lottando, va incontro non solo a delle cure distruttive come la chemioterapia, ma anche a degli effetti collaterali; come ad esempio la possibilità di perdere l’udito (tramite il cisplatino chemioterapeutico) o, ancora peggio, subire danni al cuore che potrebbero con il tempo risultare responsabili dello sviluppo di una leucemia.
Il piccolo Alfredo ha intrapreso una lunga e dolorosa sfida: ha iniziato dai trattamenti chemio terapeutici che gli hanno permesso di sottoporsi a un’operazione che ha permesso l’asportazione della massa al fegato, in seguito alla quale sono seguiti dei trattamenti ai cui il suo corpo, tuttavia, ha presto iniziato a non rispondere più.
Per tale ragione è stato costretto a interrompere il percorso terapeutico e, il 27 agosto, gli è stata fatta una Tomografia Computerizzata che ha confermato la presenza della massa al fegato e la progressione delle metastasi, che i medici non hanno gli strumenti per trattare.
Per questo motivo, ad Alfredo, rimangono tra i 3 e i 5 mesi di vita.
Tutti noi, però, potremmo aiutare Alfredo a sconfiggere questo nemico.
In Francia, precisamente a Parigi, all’ospedale Gustave Roussy o all’Inserm di Bordeaux, Alfredo potrebbe accedere a delle cure sperimentali che potrebbero salvargli la vita.
La cifra da sostenere per essere sottoposto alle terapie è enorme. Per tale ragione parenti e amici hanno lanciato una raccolta fondi alla quale potete partecipare cliccando qui.
Ritengo questo potrebbe essere un gesto che ci aiuterebbe a esser utili per una buona causa, per ridare ad Alfredo il diritto di combattere la paura del buio come ogni altro bambino della sua età, piuttosto che una bestia del genere. Questo fondo può permettere al piccolo Alfredo di andare in Francia per essere sottoposto a una cura che gli dia la possibilità di salvarsi la vita e, considerato il piccolo sacrificio che ci viene richiesto, chi siamo noi per negargli questa possibilità? Alfredo è un bimbo come tutti, magari come quelli che stringiamo tra le braccia nelle nostre case, uno di quelli a cui piace il pane con la Nutella e giocare andando a cavallo sulle spalle del suo papà.
Credo sia ingiusto che un bimbo di quella età sia costretto a sognare di di vivere una vita normale perché il destino non gliene ha riservata una che gli permettesse di immaginare l’impossibile, che non si dia fino all’ultimo alla sua mamma la speranza di non perdere una parte di sé, o a un padre di essere fiero di come ha cresciuto suo figlio.
Se non hai la possibilità di donare basta anche una condivisione affinché ognuno di noi possa contribuire nel suo piccolo a realizzare un futuro migliore… per Alfredo!