L’ultimo saluto a Felice Maurizio D’Ettore: un uomo di giustizia e umanità
Oggi, lunedì 26 agosto, presso la Cattedrale di Locri, si è svolta la cerimonia funebre per il Garante Nazionale dei Detenuti Felice Maurizio D’Ettore, presieduta dall’Ordinario Militare per l’Italia Santo Marcianò. L’omelia pronunciata da Monsignor Marcianò ha toccato profondamente tutti i presenti, offrendo una riflessione commossa sulla vita e l’eredità morale di D’Ettore.
Monsignor Marcianò ha iniziato l’omelia richiamando le parole del Vangelo, esprimendo il dolore e lo stupore per la prematura scomparsa di un uomo che ha dedicato la sua vita al servizio degli altri. D’Ettore è stato descritto come una persona che ha saputo riempire la vita di chi lo circondava con la sua intelligenza, bontà e capacità. La sua esistenza è stata vista come un dono, non solo per i suoi cari, ma anche per tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo, sia a livello personale sia professionale.
Il ruolo di D’Ettore come Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale è stato sottolineato come una missione che ha compendiato la sua opera, mostrandone la profonda umanità e la dedizione alla giustizia. Le sue azioni, mosse dalla fede cristiana, sono state descritte come opere di servizio e amore per il prossimo, con un particolare impegno verso i detenuti, considerati da lui non solo come individui privati della libertà, ma come persone portatrici di una dignità infinita.
L’omelia si è conclusa con un appello a continuare l’opera di giustizia e amore che D’Ettore ha incarnato, invitando tutti a mantenere viva la sua memoria attraverso l’impegno quotidiano per un mondo migliore.
Parallelamente, Vincenzo Speziali, in un messaggio di profonda tristezza, ha espresso il suo rammarico per non poter essere presente alla cerimonia funebre, trovandosi in una zona di conflitto in Medio Oriente. Speziali ha ricordato con affetto il suo amico Maurizio, descrivendolo come un uomo dal “vocione fragoroso” e dalla straordinaria disponibilità umana. Ha condiviso ricordi personali legati a momenti passati insieme, sottolineando il dolore ingiusto che D’Ettore ha dovuto sopportare, un dolore che alla fine lo ha sopraffatto.
Speziali ha anche evocato le vicende politiche che li hanno visti collaborare, ricordando come entrambi fossero legati profondamente alla terra di Calabria, nonostante le loro diverse esperienze e i loro percorsi. Nel suo messaggio, ha lasciato trasparire una forte emozione, sottolineando come Maurizio rimarrà sempre vivo nel cuore di chi lo ha conosciuto, come una presenza silenziosa ma eterna.
In un momento di grande tristezza, queste riflessioni convergono nel celebrare la vita di D’Ettore, un uomo che ha lasciato un’impronta indelebile non solo attraverso le sue opere, ma anche attraverso l’amore e il rispetto che ha saputo guadagnarsi da amici e colleghi. La sua eredità continua a vivere nei ricordi e nell’impegno di chi ha avuto la fortuna di camminare al suo fianco.