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“Siderno 2030” sul degrado del Monumento al Marinaio e la ringhiera del Lungomare

I Consiglieri del gruppo Siderno 2030 hanno presentato un’interrogazione a risposta scritta rivolta agli Assessori Comunali alla Manutenzione, Decoro Urbano, Verde Pubblico e Lavori Pubblici, Urbanistica e Assetto del Territorio. L’interrogazione nasce dalla preoccupazione per lo stato di abbandono in cui versa il Monumento al Marinaio, opera dell’illustre maestro sidernese Giuseppe Correale, e dalla decisione di modificare i colori della ringhiera del lungomare, un altro simbolo della città creato dallo stesso artista.
Nel testo, i consiglieri rilevano come l’Amministrazione Comunale, pur omaggiando la memoria di Correale attraverso un concorso annuale di pittura, non stia dedicando la giusta attenzione alla manutenzione delle opere più significative realizzate dall’artista. In particolare, si sottolinea il degrado del Monumento al Marinaio, che presenta gravi segni di corrosione e lesioni strutturali, mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini.
Inoltre, i consiglieri criticano la scelta di verniciare di grigio la ringhiera del lungomare, originariamente disegnata in verde da Correale per richiamare il gelsomino, pianta simbolo della zona. Questa modifica viene vista come un segno di mancanza di rispetto verso l’eredità culturale e artistica di Correale, oltre che come un sintomo di una comunità che ha perso il contatto con le sue radici.
I consiglieri chiedono dunque all’Amministrazione di intervenire con urgenza per restaurare il monumento e di ripristinare i colori originali della ringhiera, affinché la memoria del maestro sia onorata nel modo più adeguato.

Francesca Sabatini

Giornalista d’assalto e senza peli sulla lingua, Francesca sarebbe disposta davvero a tutto pur di raccontare la verità. La sua esperienza nel settore dell’audiovisivo ne fa una professionista a tutto tondo, ma è nell’elaborazione dei testi che la Sabatini dà il meglio di sé. Mente brillante al servizio di un territorio che intende “rovesciare come un calzino”, non c’è stenografo che possa tenerle testa o opinionista da salotto che possa leggere le sfumature della realtà politica locale come lei ci ha abituato a fare. Il suo sogno? Essere la prima a raccontare l’incontro con una civiltà aliena.

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