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Prosegue il successo travolgente di “Jazz on the Rock”

Un successo straordinario sta accompagnando la prima edizione della rassegna musicale Jazz on the Rock, diretta da Andrea Porcelli, nella suggestiva cornice della Scogliera di Pietragrande, con vista sulla costa Jonica. Il festival, che sta riscuotendo grande attenzione e consensi da parte del pubblico, ha già visto protagonisti due grandi interpreti della scena jazz italiana: Fabrizio Bosso, Stefano Di Battista.
L’inaugurazione del festival ha avuto luogo con il concerto del celebre trombettista Bosso, che ha incantato il pubblico con un omaggio alla musica di Stevie Wonder. Con il suo quartetto composto da Julian Oliver Mazzariello al pianoforte, Jacopo Ferrazza al basso e contrabbasso e Nicola Angelucci alla batteria, Bosso ha saputo reinterpretare un vasto repertorio musicale, unendo jazz, disco-pop e classico in un’esibizione di grande virtuosismo. «È bellissimo vedere progetti del genere perché rendono veramente l’idea di cosa significhi conoscere un artista e reinterpretarlo» ha commentato il direttore artistico Porcelli, soddisfatto del successo della serata inaugurale.
Il secondo appuntamento ha visto l’esibizione del sassofonista Stefano Di Battista, che ha portato in scena le musiche che hanno fatto la storia del cinema italiano, da Ennio Morricone a Nino Rota, tutte rivisitate in chiave jazz. Con il progetto La Dolce Vita, Di Battista ha trasformato la scogliera in un intimo salotto musicale, dove il pubblico ha vissuto un’esperienza immersiva tra suoni e ricordi cinematografici. «La Calabria è un luogo dove il cuore non manca» ha dichiarato il sassofonista, lodando la bellezza del luogo e l’accoglienza del pubblico. Con lui si sono esibiti musicisti di talento come Andrea Rea al pianoforte, Daniele Sorrentino al contrabbasso, Luigi Del Prete alla batteria e il giovane trombettista Matteo Cutello.
Il terzo appuntamento, previsto per il 19 agosto, vedrà come protagonista Danilo Rea in un concerto di piano solo. Rea, rinomato per la sua straordinaria capacità di improvvisazione, condurrà il pubblico in un viaggio musicale che spazierà dal jazz alle arie d’opera, dalle canzoni italiane ai tributi a icone come i Beatles e i Rolling Stones. «Odio avere una scaletta» ha dichiarato Rea, sottolineando l’importanza dell’improvvisazione come elemento centrale delle sue esibizioni. Il suo spettacolo promette di essere una delle serate più romantiche e toccanti di questa prima edizione del festival.
La rassegna Jazz on the Rock sta dimostrando come la magia della musica, unita a quella dei luoghi, possa creare serate indimenticabili, dove l’arte diventa un’esperienza collettiva e intima allo stesso tempo, capace di affascinare e ispirare.

Umberto Landi

Dotato di abilità ai limiti del sovrumano, Umberto appartiene a quella nuovissima categoria di supergiornalisti che sanno farsi notare poco ma sono in grado di produrre tantissimo. La sua capacità di osservazione e la sua rapidità nel produrre testi interessanti ed efficaci è straordinaria, tanto che c’è persino chi è pronto a giurare che sia il frutto di un segretissimo esperimento di bioingegneria. Di poche parole, ha deciso di mettere le proprie capacità al servizio del territorio, senza mai giudicare ma sempre pronto a stimolare le riflessioni degli altri.

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