Disponibile su YouTube il docufilm “Ipazia d’Alessandria: donne che lasciano il segno!”
È disponibile su YouTube il docufilm Ipazia d’Alessandria: donne che lasciano il segno! un progetto realizzato dalla giovane astrofisica Vittoria Altomonte, insignita nel 2022 del titolo di Alfiere del Lavoro della Repubblica Italiana, in collaborazione con l’Associazione culturale Thétis di Bova Marina. Questo video-documentario si propone di raccontare la vita della filosofa e matematica Ipazia d’Alessandria, una figura rivoluzionaria il cui contributo è stato spesso oscurato dalla violenza che ne ha segnato la fine tragica.
L’obiettivo del progetto è far emergere l’importanza storica di Ipazia non solo come vittima di violenza, ma come donna di straordinaria intelligenza e coraggio, connettendo il suo dramma personale ai problemi attuali legati alla violenza di genere. Il docufilm vuole sensibilizzare il pubblico su questo tema, mettendo in risalto la resilienza e la forza delle donne che, ieri come oggi, lottano contro una società che spesso ne silenzia le voci.
Secondo Teresa Carmine Romeo, presidente dell’Associazione Thétis, il progetto mira a “prestare ascolto” alle donne, specialmente a quelle le cui grida di aiuto rimangono spesso inascoltate. L’associazione Thétis, da sempre impegnata su temi sociali come la violenza di genere, vede in questo docufilm un’opportunità per aprire un dialogo e stimolare una riflessione profonda.
La regista del progetto, Altomonte, nonostante la giovanissima età, è una delle promesse dell’astronomia europea. Originaria di Bova Marina, vanta un curriculum di livello internazionale. Oltre a essere una studentessa del Dipartimento di Fisica e Astronomia Galilei dell’Università di Padova, ha già vinto importanti riconoscimenti, come il Gold Honour del National Award alla Competizione Internazionale di Astronomia e Astrofisica per quattro anni consecutivi. Altomonte ha rappresentato l’Italia in diverse competizioni internazionali, e ha preso parte a stage presso prestigiose istituzioni come il CERN, la NASA e il Telescopio Nazionale Galileo.