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Il Castello di Monasterace: eredità incompiuta e abbandonata dell’ex Sindaco

Il Castello medievale di Monasterace è al centro di una controversia che evidenzia anni di negligenza e cattiva amministrazione da parte dell’ex sindaco Cesare De Leo e del suo entourage di Direttori dei Lavori. Andrea Ussia, esponente di Noi Moderati Monasterace, ha recentemente denunciato la condizione di abbandono in cui versa il castello, nonostante i numerosi fondi e contributi ricevuti per la sua ristrutturazione.
Da anni, il Castello è oggetto di lavori che sembrano non avere mai fine. Ussia sottolinea come, nonostante i fiumi di denaro destinati al progetto, la struttura sia ancora in uno stato deplorevole. Recenti visite al castello hanno confermato il suo stato di abbandono, evidenziato da una foto che ritrae il sito in totale degrado. Ussia critica aspramente l’Amministrazione De Leo per la sua incapacità di mantenere pulita e vigilata una struttura di tale importanza storica e culturale.
L’accusa va oltre la semplice negligenza amministrativa, toccando anche aspetti di cattiva gestione finanziaria e sociale. Ussia sostiene infatti che l’Amministrazione De Leo abbia provocato debiti considerevoli attraverso espropri non pagati e la cessione indiscriminata di beni comunali, come il carro scala regalato. Inoltre, De Leo viene accusato di aver abbandonato il borgo di Monasterace, contribuendo al suo declino.
Ussia richiama l’attenzione della nuova amministrazione affinché intervenga per porre fine alla situazione di degrado lasciata dall’ex Sindaco. L’obiettivo è recuperare il Castello e ridare vita al borgo, ponendo fine all’era di abbandono e inefficienza che ha caratterizzato gli anni di gestione di De Leo.

Francesca Sabatini

Giornalista d’assalto e senza peli sulla lingua, Francesca sarebbe disposta davvero a tutto pur di raccontare la verità. La sua esperienza nel settore dell’audiovisivo ne fa una professionista a tutto tondo, ma è nell’elaborazione dei testi che la Sabatini dà il meglio di sé. Mente brillante al servizio di un territorio che intende “rovesciare come un calzino”, non c’è stenografo che possa tenerle testa o opinionista da salotto che possa leggere le sfumature della realtà politica locale come lei ci ha abituato a fare. Il suo sogno? Essere la prima a raccontare l’incontro con una civiltà aliena.

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