CronacaReggio Calabria

Controlli straordinari dei Carabinieri: bloccati furti d’acqua e scoperte piantagioni di marijuana

I Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria hanno condotto una serie di operazioni di controllo sul territorio mirate a contrastare il furto d’acqua e l’illecita coltivazione di marijuana. La Compagnia Carabinieri di Melito Porto Salvo ha effettuato controlli serrati per reprimere i furti d’acqua mediante allacci abusivi, fenomeno particolarmente preoccupante data l’emergenza idrica che sta colpendo l’area greganica. Durante questi controlli, i militari della Stazione di Bagaladi hanno deferito all’Autorità Giudiziaria quattro persone in due distinte circostanze. In un caso, due soggetti sono stati trovati a sottrarre ingenti quantitativi di acqua dalla rete idrica pubblica attraverso un bypass, immediatamente sequestrato. In un’altra occasione, è stato sequestrato un contatore idrico dismesso e mancante del sigillo di sicurezza. Le azioni configurano il reato di furto aggravato, con pene più severe rispetto al furto semplice.
Parallelamente, nell’ambito di un servizio di controllo del territorio finalizzato all’individuazione di piantagioni di canapa indica, i Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, con il supporto del Nucleo Elicotteri di Vibo Valentia, hanno rinvenuto quattro piantagioni di marijuana, una delle quali di notevoli dimensioni. Le piantagioni erano nascoste in aree rurali e dotate di sofisticati sistemi di irrigazione, alimentati abusivamente dalla rete idrica comunale o direttamente dal fiume. Le piante, alcune alte fino a 250 cm e altre di varietà nana, avrebbero fruttato decine di migliaia di euro sul mercato illegale della droga.
Queste operazioni sono parte di un più ampio impegno dell’Arma dei Carabinieri per combattere ogni forma di illegalità, rappresentando un presidio di legalità e giustizia. I Carabinieri continuano a lavorare fianco a fianco con i cittadini, promuovendo la cultura della legalità attraverso incontri e attività educative nelle scuole.

Oὐδείς

Oὐδείς (pronuncia üdéis) è il sostantivo con il quale Ulisse si presenta a Polifemo nell’Odissea di Omero, e significa “nessuno”. Grazie a questo semplice stratagemma, quando il re di Itaca acceca Polifemo per fuggire dalla sua grotta, il ciclope chiama in soccorso i suoi fratelli urlando che «Nessuno lo ha accecato!», non rendendosi tuttavia conto di aver appena agevolato la fuga dei suoi aggressori. Tornata alla ribalta grazie a uno splendido graphic novel di Carmine di Giandomenico, la denominazione Oὐδείς è stata “rubata” dal più misterioso dei nostri collaboratori, che si impegnerà a esporre a voi lettori punti di vista inediti o approfondimenti che nessuno, per l’appunto, ha fino a oggi avuto il coraggio di affrontare.

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