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G7 del Commercio in Calabria: interessanti margini di crescita per la nostra regione

Dall’Ufficio Stampa Coldiretti Calabria

«Salutiamo con vero piacere ed enorme soddisfazione tutti i partecipanti al G7 del Commercio in corso in Calabria, un’occasione importante che proietta a livello planetario la nostra regione, che è centrale nel Mediterraneo». Questo quanto afferma il presidente della sezione Calabria di Coldiretti Franco Aceto nel commentare l’importante incontro che si sta svolgendo tra Villa San Giovanni e Reggio Calabria. Se la tendenza di crescita dei primi cinque mesi dell’anno verrà mantenuta, le esportazioni agroalimentari prodotte in Italia potrebbero sfiorare nel 2024 la quota record di 70 miliardi in valore, mai registrata prima, con un traino importante sull’intero export tricolore del quale proprio il cibo è il primo ambasciatore nel mondo. È quanto emerge da una proiezione Coldiretti su dati dell’Istituto di Statistica relativi al periodo gennaio-maggio diffusa in occasione del G7 e confermate anche dall’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, che certifica che nel 2023 si sono registrati tassi di crescita delle esportazioni a due cifre per la Calabria, per il buon andamento della filiera agroalimentare.
I prodotti agroalimentari fanno registrare una crescita complessiva del 9% nei primi cinque mesi, in controtendenza rispetto al dato generale che vede le vendite all’estero stagnanti (-0,1%). Tra i principali Paesi acquirenti, la crescita più consistente è quella sul mercato statunitense, il primo sbocco extra europeo, con un aumento del 19%, ma il dato è positivo anche in Gran Bretagna (+9%), Germania (con un +5%) e Francia (+3%). Tra gli altri mercati, da segnalare la crescita del 15% in Cina e del 23% in Russia. Nel mondo il campione dell’esportazione tricolore si conferma il vino con una crescita del 7% nei primi 4 mesi del 2024 mentre al secondo posto si piazza l’ortofrutta trasformata (+11%) e al terzo i formaggi (+8%), seguiti dalla pasta e gli altri derivati dai cereali (+6%), frutta e verdura fresche (+6%), olio d’oliva, che registra un aumento in valore del 70%, e i salumi (+18%). “Per sostenere la tendenza di crescita dell’enogastronomia nazionale serve abbattere gli ostacoli commerciali a cominciare dal fenomeno dell’agropirateria – sostieene Coldiretti, – con il valore della falsa produzione italiana agroalimentare nel mondo che è salito a oltre 120 miliardi, 2 miliardi circa solo per la Calabria, sottraendo risorse e opportunità di lavoro all’Italia. Un problema che riguarda tutti i continenti e colpisce in misura diversa tutti i prodotti, con il paradosso peraltro che i principali taroccatori delle specialità tricolori sono i paesi ricchi.”
Ma è importante anche colmare i ritardi infrastrutturali dell’Italia che costano al Paese oltre 93 miliardi di € di mancate esportazioni, di cui ben 9 miliardi riguardano il solo agroalimentare, secondo l’analisi del Centro Studi Divulga. Un divario inaccettabile che va superato migliorando i collegamenti all’interno del Paese e quelli con il resto del mondo con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo per affiancare al trasporto su gomma quello per via marittima e ferroviaria in alta velocità. L’obiettivo è far continuare questa tendenza di crescita portando il valore annuale dell’esportazione agroalimentare a 100 miliardi nel 2030 e di questo si avvantaggerà anche la Calabria.

Redazione

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