Attualità

Criticità alla Dulbecco e ad Azienda Zero, FIALS Catanzaro chiede al Prefetto una riunione urgente

Riceviamo e pubblichiamo

La richiesta di un incontro urgente per la definizione risolutiva di alcune criticità e per rimuovere quelle decisioni che nei fatti hanno diminuito e cancellato delle risposte sanitarie sin qui presenti da oltre un decennio, oltre che rimuovere quel muro di gomma che sin qui ha creato grave nocumento al personale andato in quiescenza.
La avanza il segretario della sezione di Catanzaro della Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità Dario Rizzo attraverso uno scritto indirizzato al Prefetto di Catanzaro, al Commissario Straordinario dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Renato Dulbecco di Catanzaro e al Commissario di Azienda Zero della Regione Calabria.
La sezione provinciale della FIALS parla di «problematiche con gravi ripercussioni» che afferiscono, in primo, luogo alla non avvenuta comunicazione all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale dell’adeguamento delle pensioni per il personale andato in quiescenza dall’Azienda Dulbecco (prima ex AOU Mater Domini e ex Azienda Pugliese-Ciaccio) nonostante il dato temporale trascorso di un anno e otto mesi (approvazione del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro 2019/2021 del 02/11/2022) e arretrati risalenti alla data del 01/01/2019 (oltre 4 anni) e le Nostre missive con protocollo nº 13.262 del 21/08/2023 e Sollecito del 09/05/2024».
Rizzo, inoltre pone l’accento su un’altra questione.
«Evidenziamo – sottolinea ancora – come il Centro Uni Prenotazioni Front Office attivo da molti anni presso il Campus di Germaneto sia stato chiuso mentre è attivo in altri Ospedali (Lamezia Terme e Vibo Valentia) procurando nello specifico un grave nocumento a quelle persone anziane che hanno grosse difficoltà nel contattare i numeri telefonici dedicati e aspettare ore in attesa di poter comunicare con qualcuno, dovendo comunicare altresì codici o scelte di difficile interpretazione.
Tutto ciò con il risultato che molti pazienti hanno rinunciato a curarsi, prova ne sia per una parte dello specifico problema che le prestazioni radiologiche presso il Campus di Germaneto sono diminuite in contemporanea di oltre il 50% rispetto alle precedenti.»
Ma c’è dell’altro.
La sezione provinciale della FIALS mette in risalto «come la chiusura dei prelievi ematici ormai in corso da decenni nelle mattinate di sabato, sempre presso il Campus di Germaneto, abbia depauperato sempre e ancora di più quelle prestazioni sanitarie da dover ampliare, non da cassare, verso tutta la popolazione calabrese come prestazioni sanitarie propedeutiche e importanti per tutte le patologie.»
Infine, ma non ultima, la necessità di «un’approfondita rilevazione reale delle esigenze sanitarie in merito alle assegnazione dei nuovi Operatori Socio Sanitari da assumere sulla base delle relazioni sui dati in essere già presenti.»
Poi la conclusione in cui si esorta a «privilegiare le prestazioni e le risposte sanitarie verso tutti i pazienti bisognosi di cure, avendo rispetto altresì verso tutta quella popolazione anziana che avrebbe bisogno di una adeguata attenzione.»

Redazione

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