“Il Nuovo Piano dei Rifiuti Regionale favorisce il progressivo aumento dell’indifferenziata”
Il Comitato Fuori i Veleni Crotone Vuole Vivere
Abbiamo già detto come il nuovo Piano Rifiuti Regionale ha di fatto ispirato la richiesta di variante al Progetto Operativo di Bonifica Fase 2 da parte di Eni Rewind, così da poter lasciare i rifiuti delle discariche fronte mare a Crotone.
Nonostante i toni trionfalistici dei rappresentanti regionali e locali, tra cui la Presidente della III Commissione consiliare Pasqualina Straface, il Presidente della Provincia Sergio Ferrari e il Sindaco di Crotone Vincenzo Voce, nulla è cambiato riguardo alle gravi criticità del Nuovo Piano Rifiuti Regionale. I nuovi criteri localizzativi e i fattori di pressione comunale non offrono miglioramenti significativi per la tutela dell’ambiente e della salute dei crotonesi.
Non cambia, infatti, l’impianto stesso del Piano Rifiuti Regionale che, oltre a risultare devastante per Crotone, risulta, avendo il focus sulla termovalorizzazione, anche in contrasto con gli obiettivi definiti nelle Direttive Europee sui rifiuti.
Inconcepibilmente, nel nuovo Piano vi è l’equiparazione dei criteri localizzativi per rifiuti pericolosi e non pericolosi con i rifiuti solidi urbani, vi è l’esclusione dell’utilizzo dei criteri localizzativi per le discariche di scopo per la messa in sicurezza permanente delle bonifiche, così come vi è il criterio secondo cui le ex aree industriali devono essere individuate come aree naturali di destino di nuove attività potenzialmente nocive per l’ambiente, vedi discariche e impianti trattamento rifiuti di vario genere e/o discariche.
Per non dire che, con il nuovo piano, si dovrebbe favorire il progressivo aumento del rifiuto differenziato e la progressiva riduzione del rifiuto indifferenziato da collocare in discariche al fine di assicurare il recupero graduale ed efficace dei materiali di rifiuto, non già da destinare alla termovalorizzazione o alle discariche, quanto piuttosto al riuso come materia prima, ma così non è!
Esaminando, poi, il provvedimento sull’introduzione dei fantomatici fattori di pressione, si può facilmente leggere come questi avranno applicazione solo dall’entrata in vigore della modifica, per cui gli stessi non varranno per scongiurare la discarica di Giammiglione e neppure la discarica di scopo proposta da Eni Rewind, se malauguratamente in conferenza dei servizi si dovesse decidere in tal senso.
Insomma, nulla di buono all’orizzonte con il Nuovo Piano Rifiuti Regionale, proprio perché è l’impianto dello stesso ad essere sbagliato, che non sarà foriero di “salute e bellezza nella terra in cui Pitagora elaborò il famoso Teorema”, come declamato dalla Presidente della III Commissione consiliare a proposito della bonifica, né tantomeno varrà a mettere in sicurezza i crotonesi da ulteriori discariche e veleni, come dichiarato invece con toni trionfalistici da Voce, ma piuttosto sarà portatore di inquinamento, malattie e morti.
Solo per chiarire, è l’articolo 199 del Testo Unico sull’Ambiente a prevedere che il Piano Regionale Rifiuti venga proposto dalla regione, sentite le province e i comuni. Ebbene, alla proposta del nuovo piano da parte del Presidente della Giunta Regionale Roberto Occhiuto, il Presidente della Provincia Ferrari, né tantomeno il Sindaco Voce, già in possesso della bozza dal settembre 2022, nulla hanno contestato od osservato, lasciando quindi che si ipotecasse un futuro di veleni e malattie per il territorio. Ha avuto ben due anni per correggere il nuovo piano, ed in particolare Voce, ma quando i consiglieri di minoranza gli chiesero in consiglio comunale perché non avesse sollevato osservazioni sulla bozza di Piano, che di fatto condannava a morte Crotone, rispose che “al Comune arrivano centinaia di carte”.
Quindi, l’unico provvedimento logico che le Istituzioni dovrebbero prendere, in ragione dei gravissimi impatti negativi sull’ambiente e sulla salute umana, evitando invece annunci demagogici e immaginari su presunti risultati, basti leggere quanto riportato dalla stampa sulle dichiarazioni del Commissario Straordinario alla Bonifica Emilio Errigo, che fa sapere di aver già individuato il sito per una nuova discarica di rifiuti pericolosi con amianto in provincia di Crotone, è provvedere ad abrogare in toto il nuovo Piano Rifiuti Regionale, che favorisce lo sviluppo di una sovraccapacità degli impianti di trattamento dei rifiuti residui con la termovalorizzazione, così come favorisce la realizzazione di discariche di scopo di rifiuti speciali, reintroducendo, nel frattempo, stringenti vincoli sulla tutela dell’ambiente e delle politiche del riciclo, così come chiesto dall’Europa.
In tal senso il Comitato Fuori i veleni. Crotone vuole vivere avanzerà precise proposte.
Si auspica che le forze politiche e i movimenti in Consiglio adottino un quadro legislativo che protegga i territori e segua le direttive europee per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti, evitando che la Calabria diventi una discarica di rifiuti speciali e pericolosi e imponendo la bonifica del Sito di Interesse Nazionale di Crotone da parte dei responsabili. Eventuali violazioni saranno denunciate a livello nazionale ed europeo.