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In sala “Alberto Sordi secret”: aneddoti e rivelazioni nel docufilm sulla vita privata dell’attore

È arrivato nei cinema indipendenti e nelle multisale Uci Cinemas e The Space Cinema il tanto atteso docufilm internazionale Alberto Sordi Secret. Il film, basato sul libro Alberto Sordi segreto scritto dal giornalista e conduttore Rai Igor Righetti, cugino del celebre attore, è stato diretto e sceneggiato dallo stesso Righetti e pubblicato da Rubbettino Editore, giunto all’11ª ristampa. L’opera, rilasciata in occasione dei 104 anni di Alberto Sordi, è stata presentata alla stampa alla Casa del Cinema di Roma.
All’evento hanno partecipato anche due rappresentanti dell’associazione Marchese del Grillo di Fabriano, vestiti come la famosa guardia nobile dello stato papale resa celebre da Mario Monicelli e Sordi. Durante la proiezione, numerosi momenti emozionanti e divertenti hanno catturato il pubblico, che ha applaudito calorosamente il regista Righetti, alla sua prima opera, e il cast. I 90 minuti di proiezione scorrono rapidamente grazie al ritmo incalzante, ai numerosi aneddoti e ai tanti personaggi che si avvicendano sullo schermo.
Righetti ha diretto un cast corale, credibile e ben assortito, svelando per la prima volta l’infanzia e l’adolescenza di suo cugino Sordi attraverso ricordi personali e famigliari. «Li ho raccontati attraverso scene filmiche in bianco e nero, ambientate tra il 1920 e la fine del 1930, con costumi e auto d’epoca – dice Righetti – che grazie al cast eccezionale emozioneranno e faranno ridere gli spettatori. Inoltre, vedere Alberto bambino così determinato a realizzare il suo sogno di diventare il più grande attore aiuterà a comprendere molti aspetti della sua vita personale.»
Chi meglio di un famigliare come Righetti, che ha frequentato Sordi, può conoscere veramente fatti e antefatti della sua vita? Notevole è l’uso della fotografia e della luce da parte del maestro Gianni Mammolotti, le musiche di Maria Sicari, e le dettagliate scenografie e costumi di Stefano Giovani.
Il docufilm è composto da una parte documentaristica con interventi inediti di amici e parenti dell’attore, e una parte narrativa che mostra l’infanzia e l’adolescenza di Alberto Sordi grazie alle interpretazioni di attori come Enzo Salvi, Fioretta Mari, Emanuela Aureli, e Maurizio Mattioli, tra gli altri. «Nella parte filmica mi sono fermato ad Alberto diciassettenne, perché l’errore più grave sarebbe imitarlo – spiega Righetti. Di Alberto Sordi ce n’è stato uno solo.»
Il docufilm è un progetto internazionale, disponibile anche in inglese e spagnolo, che permette ai milioni di fan di Sordi in tutto il mondo di scoprire la sua vita famigliare. «Come nei miei programmi Rai – dice il regista – ho lavorato sulla contaminazione tra generi e linguaggi diversi per realizzare un progetto multipiattaforma: tv, radio, teatro e cinema». Il docufilm rimarrà nelle sale fino a febbraio 2025, per poi approdare sulle piattaforme e reti televisive nazionali e internazionali.
Un’occasione unica per scoprire Sordi fuori dal set e dalle interviste ufficiali. Il docufilm rivela il rapporto conflittuale con il padre, la sua attrazione per la nobiltà, la gelosia per i suoi beni, gli amori mai svelati, la dedizione alla sua professione, il grande affetto per gli animali, e la meravigliosa villa di Castiglioncello.
Il progetto è indipendente, realizzato senza credito d’imposta, supportato da sponsor privati e vari associati tra cui il Parco archeologico del Colosseo, il Parco archeologico di Ostia antica, la segreteria di Stato al Turismo di San Marino e molti altri. La sigla finale è la canzone Alberto nostro, scritta e interpretata da Righetti e Samuele Socci.
Gli spettatori potranno incontrare il regista e il cast alle proiezioni speciali a Roma e Frosinone nei prossimi giorni.

Umberto Landi

Dotato di abilità ai limiti del sovrumano, Umberto appartiene a quella nuovissima categoria di supergiornalisti che sanno farsi notare poco ma sono in grado di produrre tantissimo. La sua capacità di osservazione e la sua rapidità nel produrre testi interessanti ed efficaci è straordinaria, tanto che c’è persino chi è pronto a giurare che sia il frutto di un segretissimo esperimento di bioingegneria. Di poche parole, ha deciso di mettere le proprie capacità al servizio del territorio, senza mai giudicare ma sempre pronto a stimolare le riflessioni degli altri.

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