Politica

Specializzati esteri: «Con il nuovo DL la scuola potrà coprire le carenze nel sostegno»

Dalla Segreteria Senatrice Tilde Minasi

«Duole constatare come, ancora una volta, i sindacati italiani, che dovrebbero tutelare i lavoratori e il diritto al lavoro, si occupino e preoccupino invece di tutelare soltanto i loro iscritti. Le polemiche che hanno scatenato sugli specializzati esteri di sostegno, e mi riferisco all’Unione Italiana del Lavoro Scuola e a Gilda, sono strumentali e fuorvianti rispetto al tema reale, che è, da un lato, il diritto dei ragazzi con disabilità a essere seguiti con l’attenzione dovuta nel loro percorso scolastico, dall’altro il diritto di tantissimi docenti (perché tali sono a tutti gli effetti) a poter svolgere il lavoro per cui hanno studiato e scontano semplicemente l’esser stati costretti a spostarsi fuori dall’Italia per potersi specializzare.
La questione è di estrema importanza, i sindacati non pensino a coltivare il loro orticello, ma assolvano al loro compito con correttezza.»
La Senatrice della Lega, Tilde Minasi, interviene nella discussione sorta attorno al nuovo Decreto Legge Scuola, in discussione alla Camera, per il quale chi ha acquisito all’estero l’abilitazione al sostegno e abbia intrapreso un percorso giurisdizionale per il riconoscimento del titolo, potrà accedere ai corsi di specializzazione organizzati dall’Istituto Nazionale Documentazione Innovazione Ricerca Educativa, purché rinuncino al contenzioso.
«La soluzione prevista dal Governo – prosegue la Senatrice – è certamente quella giusta, perché consente alla scuola di poter disporre di circa 11.000 nuovi insegnanti specializzati nel sostegno, con la certezza di poter contare su professionisti seri e preparati, superando anche il grosso problema dell’enorme mole di contenziosi intentati contro lo Stato.
Chi parla di condono – dice ancora Minasi – dovrebbe vergognarsi, con questa soluzione appunto di buonsenso e che non intacca in alcun modo la preparazione di chi dovrà seguire i nostri ragazzi, viene semplicemente posto rimedio a una situazione di stallo che non è dipesa da chi ha studiato all’estero, né da noi. Anzi, bisognerebbe apprezzare questo tipo di scelta, che, soprattutto, garantisce il sacrosanto diritto allo studio dei ragazzi disabili, messo fino ad ora continuamente in discussione dalle carenze di docenti idonei.
Certamente – continua la Senatrice – chi dovesse aver conseguito titoli farlocchi non avrà spazio, non otterrà alcun riconoscimento, perché le verifiche del Ministero sono serrate, dunque gli allarmi lanciati dai due sindacati sono infondati e strumentali e – conclude Minasi – mi auguro si rendano conto di quanto siano in errore e si interessino, finalmente, ai problemi reali.»

Redazione

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