Costume e Società

A Siderno un incontro su Giacomo Matteotti nel centenario del suo assassinio

Sabato 1º giugno, nella sala consiliare di Siderno, si è svolta una conferenza sul tema Giacomo Matteotti, difensore della Libertà, nel centenario del suo assassinio eseguito dal Fascismo. L’evento, organizzato dalla Deputazione di Storia Patria per la Calabria e dall’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia di Siderno, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, ha visto la partecipazione di illustri relatori e un pubblico attento.
Vincenzo De Angelis, moderatore dell’incontro, ha introdotto i lavori soffermandosi sulla figura di Giacomo Matteotti, politico socialista e simbolo di libertà. Il Sindaco di Siderno, Maria Teresa Fragomeni, ha sottolineato l’importanza di ricordare Matteotti, il primo a denunciare le barbarie del fascismo a costo della vita.
Giuseppe Caridi, Presidente della Deputazione di Storia Patria per la Calabria, ha rimarcato il ruolo cruciale degli storici nel preservare la memoria di Matteotti e ha discusso i rischi dell’autonomia differenziata che minacciano l’unità della Repubblica e il principio di uguaglianza.
Giuseppe Oppedisano, Presidente dell’ANPI di Siderno, ha evidenziato l’attualità del pensiero di Matteotti, pacifista e padre nobile dell’articolo 11 della Costituzione, e ha proposto che i Comuni richiedano una dichiarazione di adesione ai principi costituzionali per sovvenzioni e spazi pubblici.
Domenico Romeo ha ricordato il legame di Matteotti con Siderno, paragonata a Molinella per l’affermazione socialista nel 1920. Ha ripercorso le vicende del partito socialista locale, le accuse di violenze e brogli fascisti e il consolidamento del regime.
Lo scrittore Santo Giuffré ha approfondito la biografia di Matteotti, il suo impegno nel Polesine e il pensiero riformista che promuoveva l’educazione delle masse anziché l’uso della violenza. Ha criticato le riforme elettorali che hanno ridotto la democrazia in Italia.
Francesco Macrì ha esaltato il ruolo di Matteotti come parlamentare e giurista, il suo contributo nella teoria del diritto e il suo incontro con Piero Calamandrei.
Lo scrittore Davide Codispoti ha discusso i motivi del delitto, tra cui la denuncia delle violenze fasciste e la corruzione legata alla Sinclair Oil.
Antonio Baglio ha sottolineato l’importanza del pensiero politico di Matteotti, il suo opposizionismo e le partecipazioni all’internazionale socialista. Ha esaminato le varie ipotesi politiche del delitto e richiamato l’aspetto letterario delle lettere alla moglie Velia.
L’evento ha evidenziato l’importanza di riscoprire il pensiero e il sacrificio di Giacomo Matteotti, un esempio di coraggio e dedizione alla verità e alla libertà.

Foto di form PxHere

Umberto Landi

Dotato di abilità ai limiti del sovrumano, Umberto appartiene a quella nuovissima categoria di supergiornalisti che sanno farsi notare poco ma sono in grado di produrre tantissimo. La sua capacità di osservazione e la sua rapidità nel produrre testi interessanti ed efficaci è straordinaria, tanto che c’è persino chi è pronto a giurare che sia il frutto di un segretissimo esperimento di bioingegneria. Di poche parole, ha deciso di mettere le proprie capacità al servizio del territorio, senza mai giudicare ma sempre pronto a stimolare le riflessioni degli altri.

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