Politica

Vincenzo Speziali: “La mia giusta e vera difesa pubblica sul Libano”

Di Vincenzo Speziali

Stretti come siamo, in questo caldissimo (in tutti i sensi) inizio estate, con siffatta folata di torrida azione bellica, non rassicura certo la minaccia di Israele, allorquando dice di voler estendere il fronte di guerra, adesso o persino, avverso l’incolpevole e di già martoriato Libano.
Difatti, distinguiamo bene i piani, ma, soprattutto gridiamo anche chiarezza, a pie’ sospinto:

  1. l’etnia araba non comprende solo i musulmani, visto che esistono persino quelli afferenti alla religione cristiana;
  2. Hezbollah, sebbene sia in Libano, finanche un Partito politico, rappresenta una parte del Paese, ma non l’insieme (ragione per la quale bisognerebbe riconoscere l’interna corporis del variegato, frastagliato, spezzettato, affamato, disilluso, afflitto e simil realtas tessuti libanensis) perciò non si dovrebbe strumentalizzare, oppure mistificate, e anche – mendacemente! – addossare, responsabilità (con annesse cruenti e ingiuste) pene, a tutta questa indefessa gente, che amo e di cui mi sento parte, immediatamente dopo la mia adorata Bovalino;
  3. Il Primo Ministro di Israele (ovvero Benjamin Netanyahu, che al suo attivo viene definito criminale dalla Corte Internazionale dell’Aia (pur se di criminale ha la stessa non statura – benché sempre deprecabile – dei guitti o dei manutentori – a proposito: ella si ritrova contestato persino nel suo Paese!) sappia, e lo dico da Libanese e, soprattutto, indomito, adamantino e orgoglioso Bovalinoto, che vorrebbe attaccare sul territorio Libanese, violando il Diritto Internazionale, al pari di Vladimir Putin in Ucraina. Noi, resisteremo (noi libanesi!) con orgoglio e, alla faccia della Sua stucchevole, ignobile, cruenta (poi vedremo se efficace!) arroganza, dovuta al fatto che se finisse la guerra, cadrebbe il Suo Governo e la Sua persona si ritroverebbe, dritta dritta, processata per frode fiscale, perciò condannata e quindi in galera, alla stregua non di un boss, bensì di ladri di pollastri. Quale y triste final (ma d’uopo per Lei, miserabile e muserovole, strumentalizzato di sofferenze altrui (e da Lei acuite!).

Tutto ciò premesso… siamo pronti ad aspettarla, cosicché, parimenti ai corsi e ai ricorsi storici, il nostro Libano, darà il meglio di sé, alfine di risorgere, in quanto è sempre accaduto, attraversare, affrontare e contrarare filo da torcere, (quindi vincere le vostre stesse angherie contro di noi) senza alcun indugio (soliti negletti!).
Sì, sono libanese e me ne vanto: sono uno che non ha paura, che conosce le strade, i vicoli, i costumi, la dignità, l’orgoglio, di appartenenza a un popolo (cioè il libanese!), ovvero, sarà reminiscenza made in loci originalis mei? Ovvio! Ma non confonda e non dia a intendere che qualcuno possa permettere di sovvertire Diritto Intenazionale, ordine democratico di altrui Paesi, solamente perché la sua persona, inseguita dalla giustizia del Suo stesso Paese, proprio nei confronti di Lei medesimo (disdicevole, fallimentare e guerrafondaio, ignobilmente?) Premier in carica, che per sopravvivere e farla franca confida in un Armageddon Mediorientale, ribadisco, almeno con me (che provengo dalla Democrazia Cristiana e da… inutile ripeterlo, sebbene he ho orgoglio, da un luogo italico preciso!), mi verrebbe da consigliarLe (per sola carità cristiana, superiore a quella ebraica a cui Lei si rifà!), statte accuorto.
Sappia lei, (non signor) Netanyahu, non certo statista, differentemente da Ben Gurion, Lio Beghin e anche Yitzhak Rabin o Ariel Sharon (qualcuno di essi ha avuto resipiscenza, altri forme di gran visione, pur se tutti sono stati a contatto con miei affetti di intimità famigliare… d’altronde non ho progenie diversamente e inversamente originaria da  qualcuno di Monasterace Marina), e perciò, Primo Ministro (pro tempore) dello Stato di Israele, che ha diritto di esistere (quale Stato, mentre su di Lei rappresentante di presunto politicume, avrei dubbi, anzi non ne ho: dovrebbe sparire e finire Ella) stia attento: ci difendileremo (vincendo!). ;eglio ancora (in calabro-bovslinese): ‘ndi defindumu è vincimu puru!
Soprattutto, non invochi (effimero, ristucchevole, fuoriluogo e falso) antiebraisco: lei non rappresenta le giuste istanze del Suo popolo, né nulla di condivisibile (essere conservatori, quale Lei si definisce improvvidamente, non La riporta ad Alcide De Gasperi, Robert Schumann, Konrad Adenauer, Antonio Segni, Giulio Andreotti, Amintore Fanfani, Jacques Maritain, Paolo Emilio Taviani e Francesco Cossiga, perciò differenti agli affabulatori quali Lei), ovvero, lasci stare, passi la mano e non si permetta mai più a minacciate la terra di mia moglie e dei miei figli. Sennò, ciò lo considererei atto di guerra, e io, alla guerra (nel difendermi) rispondo: fatti i calcoli… picchì non si Golda Meir e puru ad iglia, i libanesi… ‘nci mimarunu! Non sono contro Israele, ma tale Stato, abbia o si imponga rispetto e ossequio sul Libano, laddove ritorno a breve, perché persino le radici acquisite hanno valore: eccome se lo hanno!

Redazione

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