Costume e SocietàSpettacolo

L’IIS “Oliveti Panetta” di Locri Porta in Scena “Le Baccanti” di Euripide

Di Sharon Bennici e Federica Audino – 4ªA e 5ªC del Liceo Classico Ivo Oliveti

Nel mese di giugno, prende vita sul palcoscenico del Palazzo della Cultura di Locri il progetto teatrale delle due anime congiunte, classica e artistica, dell’Istituto d’Istruzione Superiore. Supportato dal patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Locri e della Delegazione Locride dell’Associazione Italiana di Cultura Classica Maria Stella Triolo, il progetto teatrale scolastico si cimenta con un classico del teatro tragico greco.
I giovani attori, impegnati nella realizzazione de Le Baccanti del celebre tragediografo ateniese Euripide, hanno messo in scena una delle tragedie più intense e suggestive della storia greca. La tragedia, rappresentata ad Atene nel 405 avanti Cristo, pone al centro dell’attenzione l’imposizione di un culto e il complicato rapporto dell’uomo con il divino. Nel prologo della tragedia, Dioniso si mescola tra gli uomini sotto l’identità di uno Straniero, cercando di convincere la città di Tebe della sua divinità. La situazione si complica quando egli induce tutte le donne tebane a fuggire sul monte Citerone con le Baccanti, sue seguaci.
Il re di Tebe, Penteo, tornando da un viaggio, trova la città priva delle donne e si infuria al sapere che sono sul monte in compagnia di un misterioso Straniero. Nonostante i tentativi di Cadmo e Tiresia di far riconoscere al re il nuovo dio, Penteo lo imprigiona insieme alle Baccanti. Dioniso, tuttavia, riesce a liberarsi scatenando un terremoto e ribaltando così le sorti della situazione.
Nei successivi episodi, assistiamo al confronto sempre più teso tra Dioniso e Penteo, che culmina con il re travestito da donna per spiare le Baccanti. La tragedia raggiunge il suo apice quando, sul monte Citerone, Dioniso conduce Penteo su un albero, dove viene brutalmente ucciso dalle Baccanti, guidate dalla sua stessa madre Agave. La rappresentazione si conclude con l’immagine struggente di Cadmo e Agave che si dicono addio, lasciando allo spettatore il compito di riflettere sulle profonde implicazioni di questa tragica vicenda.
Per le studentesse e gli studenti del Laboratorio Teatrale Classico, l’esperienza è stata una delle più intense mai vissute. Quest’anno, il progetto teatrale ha portato il laboratorio a tentare una prima commistione di linguaggi, facendo dialogare le problematiche contemporanee con l’eternità del mondo classico. Dal punto di vista della crescita personale degli allievi, la capacità di mettersi in gioco costantemente e superare le difficoltà, soprattutto la timidezza, ha giocato un ruolo fondamentale. La timidezza, infatti, spesso impedisce di esporsi in modo chiaro e sicuro, portando a blocchi e prestazioni non esaltanti. Tuttavia, attraverso gli anni e recitando in varie commedie e tragedie, i giovani attori e attrici hanno potuto relazionarsi con gli altri componenti del gruppo, formando una squadra coesa.
Nonostante i molti ostacoli incontrati nel corso della preparazione, il gruppo non si è mai sciolto, ma anzi si è rafforzato al suo interno. Questo spirito di intensa collaborazione ha contribuito a consolidare i legami sociali, creando un’armonia che ha permesso di superare tutte le difficoltà.
Non ci resta quindi che invitarvi a godere di questo percorso teatrale venerdì 7 giugno, alle ore 20:30, presso il Palazzo della Cultura di Locri.

Redazione

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