La poetessa locrese Luisa Totino vince la VII edizione del Concorso “Fiori di Maggio”
Una manifestazione di straordinaria portata, quella tenutasi sabato 25 Maggio nella splendida cornice dell’Hotel San Francesco di Rende, che ha visto la serata di premiazione della VII edizione del Concorso poetico Fiori di Maggio. Un momento emozionante, in cui ha fatto da padrona di casa Anna Laura Cittadino, scrittrice, poetessa e Ambasciatrice per la Lettura, nonché Presidente dell’Associazione culturale GueCi, che ha organizzato l’iniziativa. Quest’ultima si propone di operare per favorire, divulgare e realizzare iniziative idonee a promuovere, diffondere e valorizzare la cultura e l’arte. “L’attività dello scrivere – come riporta l’incipit dell’Associazione – , attraverso molteplici espressioni: poesia, narrativa, pensieri, riflessioni, diari, permette l’espressione più vera dell’interiorità che, irrompendo su un foglio bianco, dà forma e sostanza a dolori, ricordi e ai pensieri, fatti di vissuti ed emozioni”.Ed è con questi presupposti che la serata, dopo i saluti iniziali della Presidente Cittadino, del Sindaco di San Fili-Bucita, Linda Cribari, e della socia dell’Associazione Virginia Tramontana, che hanno sottolineato l’aspetto solidale dell’evento, richiamando l’attenzione sulla realtà invisibile della Casa Famiglia San Biagio di Bucita e gestita dal Presidente della Cooperativa Felum, Davide Ciancio, si è incentrata sulla declamazione delle poesie vincitrici, tra cui Sussurro di Zefiro della scrittrice e poetessa locrese Luisa Totino. Un inno alla sua città di origine, Locri, sublimando nei versi gli antichi inizi, quando le genti dell’antica Grecia decisero di approdare sulle sue rive e plasmarla di armonie e bellezze naturali, che ci accompagnano ancora oggi, il tutto cesellato dal sussurro dello Zefiro, definito nel carme “brezza antica”. E sulla sua scia ci sembra di sorvolare “gli aspri monti, che, come giganti buoni, custodiscono da sempre inerpicate casette, ora solitarie, ora unite a formar paeselli, piccoli smeraldi di storia e valori”. E come non continuare a sperare in un contesto idilliaco come questo, con tutta la sua forza dirompente che va dai monti al mare, che esso riversa, attraverso i suoi flutti, ai suoi abitanti, rendendoli forti e audaci, con valori spessi e profondi, che fan sì che si compia quello straordinario intreccio tra cultura e solidarietà. Scrivere è donare, per includere e amare. Su questo la stessa Totino ha affermato: «Se posso dare soddisfazione interiore o conforto, con i miei scritti, nonché dare lustro alla mia terra, ho già compiuto la mia opera migliore».Una vittoria, quindi, che segna l’inizio di una nuova presenza letteraria sul territorio calabrese, e in particolare sulla Locride, che ispira le sue creazioni letterarie e non solo poetiche. Un plauso alla poetessa e scrittrice Totino, che continui a rendere onorevole questa terra da cui, inarrestabile, estrae capolavori, di cui, a lungo andare, andremo sicuramente orgogliosi, come già le raccolte poetiche Richiami d’amore e Chiaroscuri, pubblicati dall’Aletti editore.
Sussurro di Zefiro
Di Luisa Totino
E lo Zefiro
iniziò a spirare,
plasmando la novella Locri
su orme
di gesta lontane.
Corse la brezza antica
sui sinuosi litorali,
dove le onde,
giocando a rincorrersi,
si rinfrangono
in armoniosi flutti.
Tra aspri versanti
accarezzò gli ombrosi boschi,
fitti e alteri,
ammantati su rocce millenarie.
Sì, quegli aspri monti che,
come giganti buoni,
custodiscono da sempre
inerpicate casette,
ora solitarie,
ora unite a formar paeselli,
piccoli smeraldi di storia e valori.
Ed io,
cresco, spero, mi meraviglio ancora in questo giardino,
amabile sussurro di Zefiro.