2024-2025: la stagione sciistica più cara di sempre
Di Gaia Della Ghelfa
Con la stagione sciistica 2024-2025, gli appassionati di sport invernali si trovano ad affrontare una sfida inattesa: l’aumento dei costi, fortemente influenzato dall’esplosione dei prezzi dell’energia. Rispetto alla stagione precedente, i rincari medi si attestano intorno al 20%, con l’energia che gioca un ruolo chiave in voci di spesa come skipass, innevamento artificiale e costi di gestione degli impianti.
Energia e montagna: un legame cruciale
Le località sciistiche dipendono fortemente dall’energia per mantenere operative le infrastrutture. Alcuni dati aiutano a comprendere l’impatto del caro energia attuale:
- Innevamento artificiale: le temperature più alte e la riduzione delle nevicate naturali costringono a utilizzare cannoni sparaneve per oltre 300 ore a stagione, con un consumo medio di 20.000 kWh per località;
- Impianti di risalita: ogni funivia consuma dai 1.000 ai 3.000 kWh al giorno, una spesa che pesa sui bilanci;
- Rifugi e strutture ricettive: l’aumento del costo dell’elettricità e del riscaldamento (oltre il 15% rispetto al 2023) si riflette su pernottamenti e consumazioni.
Le cause del caro energia in montagna
L’impatto del caro energia sulle località sciistiche deriva da una combinazione di fattori:
- Crescita dei prezzi dell’energia elettrica: il costo medio per kWh in Europa è aumentato di oltre il 30% negli ultimi due anni, spinto dalla crisi energetica globale;
- Clima e sostenibilità: la riduzione delle nevicate naturali porta a un maggiore utilizzo di risorse energetiche per innevare le piste;
- Investimenti nelle rinnovabili: molte località stanno cercando di adottare soluzioni sostenibili, come impianti a energia solare o eolica, che però richiedono investimenti iniziali elevati.
Focus sulla sostenibilità energetica
Nonostante i rincari, alcune località stanno adottando strategie per ridurre l’impatto ambientale e contenere i costi a lungo termine. Tra le soluzioni più innovative:
- Impianti di risalita a energia solare: alcune stazioni, come Les Arcs in Francia, hanno introdotto pannelli fotovoltaici sui piloni delle seggiovie;
- Cannoni da neve a basso consumo: nuove tecnologie permettono di ridurre il consumo energetico del 20%;
- Rifugi “off-grid”: rifugi alimentati esclusivamente da energia rinnovabile, riducendo la dipendenza dalla rete elettrica.
Consigli per ridurre i costi energetici della settimana bianca
Gli sciatori possono adottare strategie per contenere l’impatto dei rincari:
- Scegliere località eco-sostenibili: impianti alimentati da rinnovabili tendono a offrire skipass più competitivi;
- Viaggiare in gruppo: condividere il trasporto riduce i costi di carburante o elettricità per auto elettriche;
- Prenotare alloggi efficienti: optare per strutture con certificazioni energetiche;
- Sfruttare pacchetti all-inclusive: alcune stazioni offrono formule vantaggiose che includono skipass e pernottamento.
Il futuro della montagna: più verde o più costosa?
Il caro energia è una sfida che richiede soluzioni innovative, ma anche una maggiore consapevolezza da parte di sciatori e operatori. La transizione energetica verso fonti rinnovabili potrebbe garantire non solo una riduzione dei costi a lungo termine, ma anche una montagna più sostenibile.
Per ora, però, prepariamoci a una stagione sciistica dove organizzazione e scelte consapevoli faranno la differenza tra una vacanza accessibile e una fuori budget.
Fonte: prontobolletta.it
Foto: pexels.com