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Siderno: le interrogazioni dell’opposizione sulla refezione scolastica

I consiglieri di opposizione del Comune di Siderno hanno recentemente presentato due interrogazioni a risposta scritta per chiarire alcune decisioni amministrative relative al servizio di refezione scolastica. Le richieste pongono l’accento su scelte economiche e gestionali che hanno sollevato dubbi e preoccupazioni tra i cittadini, suscitando un acceso dibattito pubblico sull’efficienza e sulla trasparenza delle politiche adottate dall’amministrazione comunale.

Affidamento del servizio di digitalizzazione della refezione scolastica

Il consigliere Antonio Cosimo Pio Trimboli ha interrogato il Sindaco e la Giunta in merito alla decisione di non adottare la piattaforma Donacod, una soluzione gratuita per la digitalizzazione del servizio di refezione scolastica. Nonostante questa proposta innovativa, il Comune ha scelto di affidare il servizio alla ditta CIEF Srl attraverso una Determina Dirigenziale del 31 dicembre 2024, stipulando un contratto triennale del valore di 26.718,00 euro IVA inclusa. Trimboli solleva interrogativi sulle valutazioni tecniche ed economiche che hanno orientato questa scelta, mettendo in evidenza come tali fondi avrebbero potuto essere più utilmente destinati ad altri servizi essenziali per la collettività.
Inoltre, il consigliere esprime perplessità sulla mancata esplorazione di alternative a costo zero prima di procedere con la gara tramite il sistema di acquisti telematici MEPA, sottolineando come l’adozione di una soluzione gratuita avrebbe permesso di liberare risorse per investimenti in settori prioritari come l’istruzione e il welfare. Questa decisione amministrativa appare ancora più discutibile se si considera che la piattaforma Donacod, già sperimentata con successo in altri Comuni italiani, garantisce servizi avanzati grazie a sponsorizzazioni e partnership con esercizi commerciali locali, promuovendo così anche l’economia del territorio.

Incremento dei costi dei buoni pasto e gestione della mensa scolastica

I consiglieri Domenico Sorace, Stefano Archinà e Massimo Diano hanno presentato una seconda interrogazione per analizzare nel dettaglio l’aumento delle tariffe dei buoni mensa. La Delibera della Giunta Comunale nº 240 del 12/11/2024 ha infatti introdotto un rincaro di 10/20 euro per blocchetto di buoni pasto, una misura che ha coinvolto anche le famiglie con reddito ISEE da 0 a 1.000 euro, precedentemente esentate dal pagamento. Questo aumento è stato applicato senza alcun preavviso a partire dal 2 gennaio 2025, generando un impatto negativo sulle famiglie, in particolare su quelle con più figli che usufruiscono del servizio.
Secondo quanto riportato nella Nota Integrativa al Bilancio di Previsione per l’anno 2025, la spesa complessiva per il servizio mensa ha subito un incremento di 58 mila euro rispetto all’esercizio finanziario precedente, una cifra che è stata quasi interamente riversata sulle famiglie. I consiglieri chiedono spiegazioni sui criteri utilizzati per giustificare tale aumento, considerato sproporzionato rispetto all’inflazione rilevata dall’ISTAT, e se siano state previste misure di sostegno per garantire comunque l’accesso alla mensa scolastica, soprattutto in situazioni di morosità incolpevole.
Inoltre, i consiglieri sollevano interrogativi sull’adozione di buone prassi nella gestione del servizio mensa. Tra queste, viene richiesto se nel capitolato d’appalto siano stati inseriti criteri volti a privilegiare l’utilizzo di prodotti a filiera corta, la lotta allo spreco alimentare e l’impiego di materiali ecosostenibili, al fine di garantire la qualità, la sicurezza e la sostenibilità dei pasti forniti. In assenza di tali garanzie, si teme che la qualità del servizio possa risentirne, compromettendo la salute e il benessere degli studenti.
I consiglieri domandano inoltre se siano stati approvati gli atti relativi alla procedura di gara per l’affidamento del servizio e, in caso affermativo, quali siano le condizioni economiche applicate rispetto all’anno precedente. Qualora il servizio continui a essere gestito in proroga dalla ditta attuale, richiedono di conoscere le condizioni economiche applicate e se siano state considerate alternative più vantaggiose per il Comune e per le famiglie.

Queste interrogazioni riflettono le crescenti preoccupazioni dell’opposizione e dei cittadini riguardo alla gestione delle risorse comunali e alla tutela delle famiglie più vulnerabili. Le risposte dell’Amministrazione saranno fondamentali non solo per chiarire le scelte intraprese, ma anche per valutare eventuali correttivi alla gestione del servizio di refezione scolastica. La trasparenza e la responsabilità nell’utilizzo dei fondi pubblici sono elementi essenziali per garantire fiducia nei confronti delle istituzioni e per promuovere il benessere della comunità. Una gestione più attenta e inclusiva potrebbe non solo migliorare i servizi esistenti, ma anche contribuire a costruire un modello di amministrazione più efficiente e sensibile alle esigenze dei cittadini.

Francesca Sabatini

Giornalista d’assalto e senza peli sulla lingua, Francesca sarebbe disposta davvero a tutto pur di raccontare la verità. La sua esperienza nel settore dell’audiovisivo ne fa una professionista a tutto tondo, ma è nell’elaborazione dei testi che la Sabatini dà il meglio di sé. Mente brillante al servizio di un territorio che intende “rovesciare come un calzino”, non c’è stenografo che possa tenerle testa o opinionista da salotto che possa leggere le sfumature della realtà politica locale come lei ci ha abituato a fare. Il suo sogno? Essere la prima a raccontare l’incontro con una civiltà aliena.

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