Chiarimenti sulla riscossione coattiva e il fermo amministrativo a Catanzaro
Di Saverio Morello – Responsabile Area Calabria della Soget spa
Con riferimento a una nota di stampa pubblicata su alcuni siti di informazione on line con la quale si denunciano presunte irregolarità commesse dalla SOGET nell’attività di riscossione coattiva commissionata dal Comune di Catanzaro, intendiamo precisare quanto segue:
Gli uffici SOGET regolarmente, ogni anno, in prossimità delle festività Natalizie, chiudono per le necessarie attività di chiusura e riapertura dell’anno contabile.
Tutti gli atti notificati recano sempre la precisa indicazione di indirizzi email ordinari e di posta elettronica certificata cui il Contribuente può indirizzare le proprie richieste di riesame degli atti ricevuti, allegando ogni documentazione probatoria.
Sui termini di scadenza degli atti, successivamente alla notifica, si è sempre applicata la giusta tolleranza suggerita dal buonsenso, a causa di brevi ritardi nella trasmissione dei pagamenti da parte degli uffici postali, delle tabaccherie e dei numerosi sistemi di pagamento messi a disposizione dei debitori.
In ogni caso, poiché la nota di stampa citata fa riferimento esplicito ai soli atti di iscrizione di fermo amministrativo, si sottolinea che quei contribuenti che eventualmente abbiano regolarmente assolto l’obbligo tributario nelle more dell’iscrizione del fermo al PRA, dimostrando l’avvenuto pagamento anche tramite email o direttamente allo Sportello SOGET a partire dal 7 Gennaio p.v., riceveranno in tempo reale, per via telematica, la revoca del provvedimento di fermo.
È appena il caso di sottolineare che il fermo amministrativo dei beni mobili registrati, previsto dall’art. 86 del D.P.R. nº 602/1973 innovato dal decreto legislativo nº 193 del 27/04/01, lungi dall’essere un “modo estorsivo” di esigere le somme dovute, sia, bensì, un atto avente natura cautelare normato da precise leggi dello stato Italiano.