Costume e Società
Le antiche chiese di Bovalino Superiore
Di Antonio Ardore
Dall’inizio del periodo spagnolo (1503), a Bovalino, vennero erette tante chiese che finirono quasi tutte per essere abbattute dopo il terremoto del 1783 che sconvolse la Calabria.
Nello stesso secolo vennero costruite le tre chiese attuali: la chiesa matrice Santa Maria della Neve del 1525 nel borgo Castello, la chiesa di Santa Maria delle Grazie e del Santissimo Rosario del 1581 nel borgo Zopardo e abbandonata dopo il 1945 per la caduta del tetto, la chiesa parrocchiale di Santa Caterina d’Alessandria d’Egitto V. M. del 1586 nel borgo Guarnaccia.
Tra le chiese di un tempo e non più esistenti e di cui si ha qualche notizia si ricordano:
- Chiesa San Nicola ad Frates: dei frati minori osservanti, era di proprietà dell’omonima Confraternita; restaurata nel 1751, con l’altarino di Santa Maria Latina della famiglia Macrì e quello di Santa Maria della Sanità del 1607 della famiglia Condò. È crollata col terremoto del 1783. La campana grande era del 1533 con l‘immagine della Vergine col Bambino tra le braccia e si chiamava Nicolina. L’altra campana, del 1513, si chiamava Carmenia.
- Chiesa Santa Lucia: di proprietà delle famiglie Muscoli di Bianco, Pedullà e De Romeis, era stata dotata d’arredi sacri dalla famiglia Spanò, che aveva il patronato di San Michele Arcangelo. La campana grande del 1602 con la scritta Andrea Catanzaro benefattore, con l’immagine di Santa Lucia, si chiamava Rocco. L’altra campana, del 1700, aveva la scritta Abate Angelo Spanò rettore con l’immagine di San Michele Arcangelo, e si chiamava Lucia.
- Chiesa San Sebastiano: dell’omonima Confraternita. Aveva terreni che rendevano e la messa era settimanale. La campana era del 1601 con la scritta Colangelo Poggio priore, con la figura di San Sebastiano. La statua del santo si trova nella chiesa di Santa Caterina.
- Chiesa dell’Annunziata: della Confraternita omonima, festa il 20 gennaio con l’altarino di San Marco. La campana grande, del 1507, con l’immagine della Beata Vergine salutata dall’Angelo e dall’altra parte il crocifisso, si chiamava Idelfonza.
- Chiesa San Leonardo: apparteneva al convento degli Agostiniani. Costruita il 12 ottobre 1580. La chiesa era a una sola navata, con il portale esposto ad oriente. Si celebravano due messe settimanali e quello della festa la prima domenica di settembre. All’interno aveva un altarino col quadro della Madonna del Soccorso. La campana aveva la scritta Matteo Montoro 1683 con l’immagine di San Leonardo e si chiamava Barbara.
- Chiesa San Rocco: nel borgo Guarnaccia, già diruta nel 1730, nel 1837 venne chiesto che fosse demolita e adattata a sede del Comune. Aveva la campana del 1601 con la scritta quest’opera rifece Claudio De Adamo; l’altra campana del 1595 aveva la scritta San Rocco e si trova nel campanile della chiesa di Santa Caterina nel borgo Guarnaccia.
- Chiesa Santa Maria Assunta: parrocchiale eretta nel 1651 e rasa al suolo dal terremoto del 1783. Si trovava nel borgo castello lungo la strada che portava alla zona Timpa, a 100 metri dalla chiesa matrice. Aveva l’altarino di San Francesco di Paola dell’abate De Lorenzo, l’altarino di San Brunone e quello delle Anime del Purgatorio della famiglia Giuseppe Procopio. La campana grande era del 1595 con l’immagine della Vergine che allatta il Bambino, dopo il 1783 la campana venne aggiunta al campanile della chiesa del Rosario a Zopardo.
- Chiesa San Francesco di Paola: nel vallone del Soccorso, edificata agli inizi del ‘700 dal sacerdote Carlo Gliozzi, in un terreno franoso, tanto che lo stesso, nel 1731, chiese al vescovo l’autorizzazione per la demolizione della stessa. Il beneficio di San Francesco di Paola venne accorpato alla chiesa di Careri.