La fine di un anno
Di Luisa Totino
La fine di un anno
ci porta ad un resoconto,
il tempo di farlo e svanisce nel vento.
Fare mente locale
di tutto quello che è successo,
per fare nuovi pronostici
e nuovi progetti fantastici,
è sempre un frenetico eccesso.
Si guarda a quello
che abbiamo acquisito,
ricevuto
e alla nostra persona asservito.
Ma quello che abbiamo donato,
dove viene posizionato?
Tra luci e regali,
ricordiamo
chi non ha casa, famiglia
e città,
perché distrutti dalla guerra,
che si fa sentire ancora, spietata
e insensata,
su questa terra.
Tra ciò che desideriamo
non dimentichiamo
le macerie e
le tante violenze,
invocando la speranza
di un futuro libero
da gratuita e feroce mattanza.
La fine di un anno
deve portare consiglio,
appelliamoci
al giubilare soglio,
perché possa farci riflettere
sulle cose essenziali,
che dovrebbero diventare
principi valoriali senza pari:
l’umiltà, la comprensione,
l’ascolto
e l’accoglienza nella beltà.