La vita artistica da Oscar del calabrese Tony Gaudio racchiusa nel volume di Attanasio
Dall’Ufficio Stampa
Mentre è in corso di svolgimento la grande mostra su Tony Gaudio al museo Marca di Catanzaro, con una prestigiosa presenza quotidiana di visitatori altamente qualificati come – solo per citarne alcuni – Franco Mazza, Stefania Frustaci, Valentina Caramuta, oltre a docenti del liceo artistico e operatori culturali, nella stessa sede è stato presentato il volume Tony Gaudio Cinematographer, sempre sulla figura del primo italiano che ha vinto il Premio Oscar. Il libro racchiude una fetta rilevante della vita artistica di Tony Gaudio, nato in Calabria e diventato celebre a Hollywood come direttore della fotografia. L’iniziativa è stata promossa dalla Cineteca della Calabria, ha moderato i lavori il giornalista professionista Luigi Stanizzi che, in apertura, ha presentato Eugenio Attanasio e Domenico Levato, curatori del libro, e Antonio Renda, curatore delle fotografie. Ha dato il proprio contributo di cultura cinematografica l’esperto di cinema Pierpaolo Valenti, offrendo spunti e riflessioni sul valore dell’opera. Luigi Stanizzi ha sottolineato l’importanza culturale dell’evento: «Quello che diremo stasera avrà risonanza negli Stati Uniti. È fondamentale che il libro venga tradotto in inglese per far conoscere questa figura anche oltre oceano.” Il regista Eugenio Attanasio, che ha subito accolto la proposta di tradurre il libro in inglese, è entrato nel vivo: «Riscriviamo la storia del cinema partendo dalla Calabria. Questa regione è spesso associata a fatti di cronaca, ma raramente si parla del suo contributo culturale e artistico. Tony Gaudio è un esempio di come la Calabria possa produrre eccellenza anche nel cinema». Eugenio Attanasio ha tenuto una vera e propria lezione di storia del cinema. «Il libro – ha spiegato fra l’altro – raccoglie materiale inedito, recuperato anche dalla rivista americana American Photographer. Oltre a essere un pioniere della fotografia cinematografica, Gaudio ha avuto ruoli di spicco nei sindacati di categoria, dimostrando una personalità complessa e autorevole. C’è da ricordare un elemento affascinante, la diffusione dei cine-romanzo, pubblicazioni che narravano i film attraverso immagini e dialoghi. In un’epoca in cui non era possibile riprodurre le pellicole, rappresentavano un modo unico per vivere il cinema nelle proprie case.»
Pierpaolo Valenti, che in passato ha anche avuto contatti con un produttore di Rossellini, ha esaltato il valore del volume «curatissimo, capace di restituire la complessità del lavoro di Gaudio. Fra i suoi film più iconici, Ombre malesi. Il genere noir – ha detto nel suo intervento sul tema – come metafora della vita, nel noir non ci sono persone completamente buone o cattive, è una lettura della realtà che rimane attuale». Valenti ha anche esternato le sue impressioni sul film The Lost Legacy of Tony Gaudio di Alessandro Nucci, proiettato nei giorni scorsi al Nuovo Supercinema di Catanzaro.
Domenico Levato si è soffermato sulla vita dei fratelli Gaudio, «che partirono dai loro laboratori fotografici calabresi per trovare fortuna in America. Fino a raggiungere i massimi livelli». Ha poi parlato della Cineteca della Calabria, «un gruppo di amici che da tanti anni lavora con entusiasmo e abnegazione per mostrare il volto culturale più elevato della regione, in contrapposizione ai soliti stereotipi.»
In chiusura, il presidente della Cineteca Attanasio ha posto l’interrogativo: «Perché in Calabria fa più notizia un fatto di cronaca che un evento di portata internazionale? Dovremmo dare maggiore rilievo a figure come Tony Gaudio, che hanno portato lustro alla nostra terra nel mondo». È seguito un acceso dibattito cui hanno preso parte Roberto Colao, la costumista Stefania Frustaci, il fotografo Antonio Renda, il fratello del compianto Jo La Face Adamo Valerio, il giornalista Iacopo Parisi e l’artista Saverio Martelli, che peraltro espone in concomitanza le proprie opere proprio al Marca in un’altra ala del museo fino al 31 dicembre, data in cui chiuderà la mostra fotografica su Tony Gaudio.
Il dibattito è andato avanti anche dopo la presentazione, con la psicologa Carla Sorrentino, l’imprenditrice Elisabetta Grande e lo stesso regista Attanasio. Fino al 31 dicembre ingresso gratuito, tutti al Marca, quindi, per una immersione culturale di alto livello.