“Miss Romnì Italia”: bellezza e inclusione per combattere le discriminazioni
Riceviamo e pubblichiamo
«L’integrazione e la lotta contro le discriminazioni sono parte integrante del nostro progetto, per questo motivo ho subito accolto l’invito a fare parte della giuria della prima edizione nazionale del concorso Miss Romnì Italia: Una Miss contro le Discriminazioni che si terrà domenica 15 dicembre a Teramo». È quanto dichiara Nadia Di Rocco, presidente dell’associazione Quei Bravi Ragazzi Family che, insieme alla Federazione dei Team Uniti Fratellanza gli Illuminati sulla piattaforma Tik Tok, e in sinergia con la vice presidente Guendalina Chiesi, stanno promuovendo una serie di iniziative a livello nazionale in favore della lotta contro ogni forma di discriminazione e violenza di genere, nonché vari progetti sulla valorizzazione delle potenzialità delle donne e sull’inclusione sociale.
Il concorso Miss Romnì Italia si terrà al Parco della Scienza di Teramo in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti Umani, rappresenta il primo concorso nazionale di bellezza dedicato alle donne rom italiane. L’evento è promosso dalla stilista molisana Cetty Sarachella, insieme a Giulia Di Rocco, presidente dell’associazione Amici di Zefferino di Lanciano, e Virginia Morello, vicepresidente del partito Mistipè. L’evento punta a combattere i pregiudizi che spesso circondano le donne rom, valorizzando la loro cultura e bellezza.
Tre i titoli in palio: Miss Romnì Italia, Miss Eleganza Sara Cetty e Miss Mistipè. La vincitrice del titolo principale riceverà un premio offerto dall’Associazione UCRI, rappresentata dall’artista e musicista rom Gennaro Spinelli. L’evento è sostenuto anche dalla cooperativa sociale Il Geco di Isernia, impegnata nell’inclusione sociale.
La manifestazione è organizzata con il supporto del Comune di Teramo.
La giuria è presieduta da Camillo Del Romano, esperto organizzatore di eventi come Miss Mondo e Miss Universo.
«Anche in questa manifestazione daremo il nostro fattivo contributo in difesa dei diritti delle persone diffondendo la cultura del rispetto e della dignità che non ha razze o diversità di genere», ha concluso la presidente Nadia Di Rocco.