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A Bovalino… come nel Far West

Di Antonio Ardore

Non raccontiamo di scontri tra sceriffi e indiani come si vedono nei film western, ma di un’attività sportiva non troppo praticata.
Parlare di Ippica a Bovalino vuol dire parlare di Enrico Novella che prepara il Torneo Ippico Santa Lucia.
La prima edizione del torneo ippico avvenne nel 1993 e si disputava nel mese di agosto, presso il campo sportivo di Bovalino Marina, dove i soci allestivano un vero e proprio percorso a ostacoli, che non aveva niente da invidiare ai tornei federali italiani.
All’inizio della gara si leggeva La Preghiera del cavallo al suo Padrone, per avere una buona intesa tra cavallo e cavaliere.
Ai vari tornei parteciparono campioni italiani come Eugenio La Torre e Salvatore Galliano, alias Ramon, uomo semplice, schietto e pieno di vitalità, che ha saputo dare ai colori italiani tante soddisfazioni riuscendo a commuovere gli immigrati italiani in Germania durante gli ultimi campionati europei. Ogni edizione vedeva in campo circa 40 binomi. Tra i partecipanti del mondo del cavallo, l’Apte di Mongiana, il circolo Certosa e quello dell’Ante Calabria.
La manifestazione ippica di Bovalino è l’unica della Locride e una delle poche nella regione che riesce a far giungere nella costa dei gelsomini cavalli e cavalieri da tutta Italia.
Attualmente il Torneo Ippico Santa Lucia è sospeso anche a seguito del periodo pandemico che ha bloccato dal 2020 le attività in genere.
Si attende con ansia, soprattutto da parte dei giovani, la ripresa dell’attività, che si svolge in un periodo, l’estate, in cui la cittadina ionica è frequentata da residenti, figli o nipoti di Bovalino e da persone anche dei paesi del circondario e che tra il mare e la vicinanza dei monti, possono trascorrere una giornata ricca di emozioni.

Redazione

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