Costume e Società

Il ragazzi dello “Zaleuco-Oliveti-Panetta-Zanotti” alla marcia per la pace e la non violenza

Dal Comitato per la Comunicazione del Polo Liceale Zaleuco-Oliveti-Panetta-Zanotti

Un grande atto di cittadinanza attiva, quello vissuto dai ragazzi delle terze classi del Polo Liceale Zaleuco-Oliveti-Panetta-Zanotti, guidato dalla Dirigente Carmela Rita Serafino, che martedì 19 Novembre hanno preso parte alla Terza Marcia Mondiale per la Pace e la Non Violenza, organizzata dalla comunità Papa Giovanni XXIII. Gli studenti, accompagnati dai docenti: Damico, Mittica, Schirripa, Vita, Scoleri e Azzarà, per il Liceo Classico; Loccisano, Capogreco e Galati per il Liceo Scientifico di Gioiosa; Rombolà, Spanò, Cilione, Carbone e Di Gori per il Liceo Artistico; Mastrojanni, Antonacci, Condò, Sofi, Romeo Maria, Amato, per il Liceo Scientifico Zaleuco, hanno seguito il corteo, formato anche da diverse Associazioni ed Enti religiosi e civili, che ha iniziato il suo percorso allo Stadio Comunale di Locri, per proseguire verso la Cattedrale, Piazzetta Padre Pio, Palazzo Comunale, Casa Circondariale, Fondazione Zappia, Piazza dei Martiri, finendo in Piazza Nassirya, il tutto accompagnato da riflessioni e letture sulla pace e la non violenza. Dopo le due marce mondiali del 2009/2010 e del 2019/2020, che hanno percorso i cinque continenti, anche la Terza Marcia Mondiale per la Pace e la Non Violenza attraverserà i cinque Continenti, e tra le varie tappe italiane, è stata scelta anche Locri. Iniziata a San Josè de Costa Rica, il 2 Ottobre, giornata internazionale della Non Violenza, si concluderà in Costa Rica il 5 Gennaio 2025.Oggi, questa marcia è ancora più necessaria, per denunciare la pericolosa situazione mondiale caratterizzata da conflitti crescenti, creando coscienza, valorizzando le azioni positive, dando voce alle nuove generazioni e alla cultura della Non Violenza in tutte le sue forme, aspetti e declinazioni. Una realtà, quella presente, sempre più disumanizzata e disumanizzante, con migranti che richiedono asilo e assistenza, accoglienza e solidarietà nei nostri territori, fuggendo da disastri ambientali e guerre, terrorismo e manovre economiche, in cui le Nazioni Unite perdono di credibilità e forza. Inoltre, incalza la disuguaglianza globale, per cui un ristretto numero di potenti detiene la stragrande maggioranza dei beni comuni del pianeta, indispensabili per il sostentamento e la sopravvivenza dell’intera umanità. In sintesi è un mondo in cui la giustificazione della violenza, in nome della sicurezza porta alla crescita di scontri bellici di proporzioni incontrollabili. Il 22 Gennaio 2021 è stato stipulato il Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari, e la Marcia Mondiale si fa portavoce di questo, nonostante tutti gli ostacoli imposti dal sistema di guerra e dall’establishment belligerante e di militarizzazione dei popoli. Diversi gli interventi: Paolo Campolo, esponente dell’Associazione Papa Giovanni XXIII, che ha organizzato la marcia sul territorio locrese, ha affermato l’importanza della manifestazione per il disarmo nucleare, per la rifondazione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite e perché la guerra non deve essere la risoluzione dei problemi mondiali. A seguire l’Assessore Ornella Monteleone ha considerato la marcia un simbolo per tutte quelle città che vogliono manifestare per la pace, perché è un dovere impegnarsi insieme alle nuove generazioni, per gettare quel seme di speranza, libertà e cessazione dei conflitti, che deve germogliare in un futuro di rispetto e concordia. La professoressa Monica Scoleri, del Polo Liceale, ha messo in rilievo come la scuola deve approfondire, attraverso incontri e dibattiti con i ragazzi, le tematiche della non violenza. Anche la professoressa Anna Maria Mittica, docente dell’Istituto d’Istruzione Superiore Oliveti-Panetta, del Polo Liceale e organizzatrice della marcia, ha messo in evidenza l’urgenza di parlare di pace, viste le diverse situazioni conflittuali a livello mondiale, la cui fine è ancora incerta e lontana. Per finire il Sindaco Giuseppe Fontana ha ribadito l’importanza della giornata alla luce delle criticità geopolitiche che si sono venute a creare in diverse parti del mondo, verso le quali non possiamo abbassare la testa, ma affrontarle con l’unione, il coraggio e la convinzione di volere un mondo in pace e in dialogo con tutti. Un esempio, quindi, di grande impegno civile, da parte degli studenti del Polo Liceale, che esigono un futuro di libertà, di pace, di uguaglianza, in cui questi ideali, acquisiti sui banchi di scuola, non restino un retaggio di qualche letterato o pensatore del passato, ma diventino segni tangibili di coraggioso cambiamento.

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