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Locrian Department: A Bovalino un viaggio nella Scala Musicale Locrese

Sabato 16 novembre, alle ore 18, il Caffè Letterario Mario La Cava è orgoglioso di presentare nella propria sede di Corso Umberto I 114, a Bovalino, un progetto straordinario che celebra la tradizione musicale della Locride: il film documentario Locrian Department – In Viaggio con la Scala Musicale Locrese, un’opera di 50 minuti che esplora il Modo Locrio, una delle scale musicali più affascinanti e influenti della storia della musica.
La Scala Musicale Locrese, conosciuta anche come Modo Locrio, è una delle radici musicali più antiche, il cui impatto si estende dalla musica tradizionale del Mediterraneo fino ai grandi compositori della storia, come Johannes Brahms, Dmitrij Dmitrievič Šostakóvic, Igor’ Fëdorovič StravinskijBéla Bartók e persino la contemporanea Björk. Questo modo musicale è basato su un accordo diminuito, creando un suono unico che ha influenzato profondamente l’armonia musicale nel corso dei secoli.
La Scala Locria è anche strettamente legata alla filosofia musicale degli antichi greci, da Euclide e Cleonide ad Aristosseno, e rappresenta un legame diretto con la scuola musicale fondata dal poeta e musicista Senocrito, originario della Locride. Il documentario racconta l’affascinante viaggio di questa tradizione, intrecciando le sue radici ancestrali con il contesto culturale e storico della Magna Grecia.
Il Festival della Scala Musicale Locrese nasce come una piattaforma multidisciplinare, un contenitore per confluire diverse espressioni artistiche contemporanee e favorire un dialogo tra la tradizione musicale locrese e le avanguardie culturali odierne. Il Festival è un simbolo della Calabria come luogo d’ispirazione e scambio tra arti e culture, confermando la Scala Musicale Locrese come punto di riferimento internazionale, studiata in tutti i conservatori del mondo.
Il documentario Locrian Department celebra la bellezza dei luoghi magici della Locride, attraverso il linguaggio del modo locrio, con l’intento di valorizzare la cultura e la storia di questa affascinante regione. La produzione è stata realizzata dall’Associazione NOMA World, con il cofinanziamento della Regione Calabria e la collaborazione del Ministero della Cultura. Un’opera che non solo esplora la musica, ma anche la cultura del territorio, con una narrazione che si intreccia con le voci di autori calabresi come Mario La Cava, Corrado Alvaro e Saverio Strati, i cui testi sono stati selezionati per raccontare la Locride e la sua gente, attraverso la narrazione poetica e la testimonianza delle virtù e delle contraddizioni locali.
La residenza artistica del Maestro Daniele Roccato (Contrabbasso, Conservatorio Santa Cecilia di Roma) e del Maestro Marco Colonna (Clarinetto, Conservatorio Morlacchi di Perugia) ha portato alla creazione di esibizioni di libera improvvisazione, dalle quali sono stati estratti materiali audio-video per la colonna sonora del documentario. Inoltre, musicisti calabresi di grande talento come Francesco Loccisano (Chitarra Battente, Conservatorio Tchaikovsky di Catanzaro) e Massimo Cusato (Percussioni) hanno contribuito alla ricchezza sonora dell’opera, mentre l’artista visuale Stefano Giorgi ha creato opere pittoriche ispirate ai reperti archeologici dell’antica Locri Epizefiri.
Anche il regista colombiano Andrés Arce Maldonado ha partecipato attivamente alla realizzazione, curando le riprese e contribuendo a rendere il documentario una riflessione visiva ed emotiva sulla storia e sulla contemporaneità, attraverso un’affascinante fusione di tradizione e innovazione.
Il documentario Locrian Department non è solo un omaggio alla musica, ma un’operazione culturale di promozione territoriale, che ha l’ambizioso obiettivo di porre la Scala Musicale Locrese come simbolo di un patrimonio culturale unico al mondo. L’invito rivolto alle istituzioni e agli artisti internazionali è quello di riflettere sul rapporto tra la storia e le forme artistiche contemporanee, valorizzando i giacimenti archeologici e paesaggistici della Locride, e mettendo al centro la progettazione culturale del territorio.
Il Festival, con la partecipazione di artisti e studiosi da tutto il mondo, ha portato una simbiosi interculturale che ha arricchito la comunità locale, dando vita a un’opera concreta di scambio artistico e animazione territoriale. Tutti gli artisti coinvolti sono stati invitati a vivere la Locride, lavorando insieme e creando un’opera che è testimonianza di un dialogo attivo tra passato e presente, tra culture diverse, ma unite dalla bellezza universale della musica e dell’arte.
Il documentario Locrian Department rappresenta dunque il punto di arrivo di un lungo percorso culturale e artistico, ma anche un punto di partenza per nuove riflessioni sul patrimonio della Locride e sulla sua capacità di dialogare con il mondo attraverso il linguaggio universale della musica.

Umberto Landi

Dotato di abilità ai limiti del sovrumano, Umberto appartiene a quella nuovissima categoria di supergiornalisti che sanno farsi notare poco ma sono in grado di produrre tantissimo. La sua capacità di osservazione e la sua rapidità nel produrre testi interessanti ed efficaci è straordinaria, tanto che c’è persino chi è pronto a giurare che sia il frutto di un segretissimo esperimento di bioingegneria. Di poche parole, ha deciso di mettere le proprie capacità al servizio del territorio, senza mai giudicare ma sempre pronto a stimolare le riflessioni degli altri.

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