Attualità

ADDA e Prefetto di Reggio Calabria insieme per i diritti delle famiglie disabili

Di Vito Crea – Presidente dell’ADDA

Nel pomeriggio del 7 novembre, in qualità di genitore e Presidente dell’Associazione Difesa Diversamente Abili, sono stato ricevuto dal Prefetto di Reggio Calabria, Clara Vaccaro, alla quale ho espresso profonda gratitudine per gli interventi autorevoli e tempestivi che hanno finalmente consentito il riconoscimento di importanti diritti e servizi essenziali alle famiglie dei disabili nella Provincia di Reggio e in tutta la Regione.
Già nell’incontro del 26 marzo scorso avevo rappresentato al Prefetto, con dati concreti, il dramma vissuto quotidianamente dalle famiglie di persone con disabilità: solitudine, abbandono, negazione di diritti fondamentali e mancanza di sostegno da parte delle istituzioni. Queste famiglie, che si dedicano con impegno e amore ai propri cari per 365 giorni all’anno, spesso non ricevono l’attenzione e il rispetto che meritano.
La nostra battaglia quotidiana per ottenere i servizi previsti dall’articolo 60 dei Livelli Essenziali di Assistenza, l’inclusione scolastica, la progettazione di percorsi personalizzati e, soprattutto, la sicurezza di un Dopo di Noi sereno, è stata estenuante. Tuttavia, una delle criticità principali è stata la mancata applicazione della legge quadro socio-sanitaria nº 328 del 2000, in particolare dell’articolo 14, che prevede il Progetto di vita individualizzato per le persone disabili.
Grazie alla sensibilità e all’intervento del Prefetto di Reggio Vaccaro, in soli tre mesi, dopo vent’anni di disapplicazione, le Istituzioni locali hanno finalmente riconosciuto l’importanza di norme fondamentali per le famiglie delle persone disabili, applicandole. Questo risultato rappresenta per noi una grande soddisfazione, il frutto di anni di battaglie spesso portate avanti in solitudine, tra scetticismo e sottovalutazioni. Oggi, le famiglie hanno una concreta occasione per reclamare i loro diritti, senza dover ricorrere a elemosine o a costose azioni legali.
Alle famiglie che ogni giorno combattono per vedere riconosciuti i diritti dei loro figli, rivolgiamo un incitamento e un accorato appello: trovate il coraggio per esigere ciò che vi spetta di diritto, perché tali sono diritti e non devono mai essere concessi come favori. Come diceva Corrado Alvaro, “la disperazione più grave che possa impadronirsi d’una società è il dubbio che vivere rettamente sia inutile”. Noi affermiamo con forza che “la cosa più squallida che possa accadere a una famiglia con figli disabili è il dubbio che per ottenere un diritto si debba elemosinarlo”.
Grazie al Prefetto Vaccaro oggi possiamo dire che la strada è finalmente tracciata. Ci siamo battuti con coraggio e determinazione e anche nei momenti più difficili abbiamo sempre creduto che lo Stato, anche nel nostro difficile territorio, potesse finalmente dare piena attuazione alle normative sul sociale. Oggi guardiamo al futuro con più fiducia, nella speranza di vedere presto una Calabria realmente inclusiva, garante dei diritti delle fasce più deboli.

Redazione

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