Reggio Calabria: l’impegno per Arghillà e l’indignazione per lo scandalo della sanità calabrese
La riunione della V Commissione Politiche sociali e Salute del Comune di Reggio Calabria ha approfondito le potenzialità del progetto Sportivamente Insieme, finanziato da Sport e Salute, come elemento di rilancio per il quartiere di Arghillà, segnato da profonde difficoltà sociali. A presiedere l’incontro il consigliere Giovanni Latella, affiancato dal presidente dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Arghillà, Francesco Calabrese, e da Laura Beltrano, che hanno esposto l’importanza del progetto per i giovani della zona. Secondo Latella, «queste iniziative sono essenziali per ripristinare il senso civico e la presenza dello Stato in un territorio trascurato da passate scelte politiche.» È stata sottolineata la necessità di una sinergia tra istituzioni e associazioni locali per migliorare la qualità della vita e il supporto ai servizi nel quartiere.
Calabrese ha ribadito che la presenza istituzionale è fondamentale per conferire credibilità e forza a Sportivamente Insieme, che risponde alle esigenze di giovani e madri, soprattutto per quanto riguarda l’accesso a spazi di attività sicuri. Yoga, fit boxe e calcio a cinque sono solo alcune delle attività già avviate, con effetti positivi sulla mentalità dei partecipanti. L’invito alla comunità a partecipare a un evento promozionale a Ecolandia è stato accolto con entusiasmo, in quanto rappresenta una nuova occasione di incontro e sensibilizzazione.
Anche diversi consiglieri hanno espresso il loro sostegno. Giuseppe Giordano ha sottolineato come l’ASD Arghillà «abbia già svolto un ruolo cruciale nel creare opportunità in un contesto di deserto sociale», auspicando un’estensione del progetto oltre i diciotto mesi previsti. Angela Marcianò ha chiesto una valutazione critica dell’impatto del progetto, specie in un contesto segnato da fenomeni di tossicodipendenza, e ha invitato a riflettere su come Sportivamente Insieme possa ridurre il disagio giovanile. Secondo Giuseppe Sera, il progetto è «un salvagente lanciato in un mare di difficoltà», poiché contribuisce alla stabilizzazione di iniziative locali e alla costruzione di relazioni positive nel quartiere.
Latella ha concluso l’incontro riaffermando l’importanza della presenza istituzionale nel quartiere, definendo il progetto Sportivamente Insieme un passo fondamentale per «recuperare il senso civico e migliorare la sicurezza nel territorio» e per offrire nuove prospettive ai giovani e alle famiglie di Arghillà.
Parallelamente, cresce la preoccupazione riguardo al recente scandalo nella sanità calabrese, emerso dall’inchiesta della Procura di Milano e dalla Guardia di Finanza che, secondo i consiglieri del Partito Democratico a Palazzo San Giorgio, potrebbe rivelare un “meccanismo di saccheggio dei fondi destinati a potenziare le strutture ospedaliere”. Il gruppo del PD ha espresso sdegno, accusando le istituzioni di sacrificare i bisogni dei malati e delle loro famiglie in favore di istituti finanziari per presunti crediti non dovuti, stimati in decine di milioni di euro.
“L’inchiesta su questa gestione dei fondi è un vero e proprio film dell’orrore”, affermano i consiglieri, facendo riferimento all’articolo pubblicato da L’Espresso, che descrive come alla sanità regionale siano stati imposti tagli draconiani in favore di accordi milionari con gruppi finanziari come Bff Banking Group. L’utilizzo di fatture incomplete o già dichiarate non pagabili, come riportato dal settimanale, rappresenta una grave falla nella gestione dei fondi pubblici, svuotando il Fondo rischi 2022 e impattando negativamente sulle finanze della Regione.
“È impensabile continuare a tagliare sui servizi essenziali”, proseguono i consiglieri del PD, evidenziando come il piano di rientro dal debito sia utilizzato come pretesto per ridurre i servizi di prossimità e gli ambulatori, mettendo a rischio l’intero sistema sanitario territoriale. I consiglieri hanno richiesto un atto di responsabilità al Governatore e Commissario Roberto Occhiuto, chiedendo spiegazioni sulle presunte discrepanze nei bilanci e sui pagamenti a favore di Bff Banking Group. “La sanità calabrese, afflitta dalla maggiore emigrazione sanitaria del Paese, non può permettersi un simile tradimento”, concludono i consiglieri, ribadendo la necessità di una maggiore trasparenza e responsabilità nella gestione dei fondi pubblici.