Operazioni dei Carabinieri nella Piana di Gioia Tauro e a Melito Porto Salvo
Nel fine settimana appena trascorso, i Carabinieri hanno intensificato i controlli nella Piana di Gioia Tauro, un’area strategica e frequentemente al centro di problematiche di sicurezza. L’operazione, finalizzata a garantire l’ordine pubblico e a prevenire attività illecite, ha visto diverse pattuglie operare nelle aree più sensibili, inclusi luoghi di ritrovo giovanile a Taurianova e Polistena. Durante questi controlli sono stati identificati oltre 500 individui e ispezionati numerosi veicoli. Tre giovanissimi sono stati trovati in possesso di coltelli a serramanico e uno sfollagente, nei pressi della piazza di Polistena. I ragazzi sono stati denunciati alla Procura di Palmi per porto abusivo di armi e oggetti atti a offendere. A Taurianova, i Carabinieri, impegnati nei festeggiamenti per San Martino, hanno fermato tre persone alla guida in stato di ebbrezza, anch’essi denunciati e con sequestro dei veicoli. L’effettiva responsabilità degli indagati sarà valutata in fase processuale, e potrebbero emergere ulteriori sviluppi investigativi.
Parallelamente, i Carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo hanno condotto una vasta operazione contro la detenzione abusiva di armi e il traffico di stupefacenti, in collaborazione con lo Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria. Dopo un’attenta attività di perlustrazione, è stato scoperto un arsenale di armi da guerra e una rilevante quantità di cocaina destinata allo spaccio. Le ricerche, concentrate su due terreni, hanno portato alla denuncia di sei persone. Tra i sequestri figurano un AK-47 Kalashnikov, tre pistole, tre fucili, oltre 500 cartucce e 500 grammi di cocaina dal valore di circa 150.000 euro. Il materiale era occultato in tubi dell’acqua e strutture dismesse, a dimostrazione di un sistema sofisticato di nascondiglio.
Su un terreno abbandonato, i Carabinieri hanno inoltre rinvenuto 200 grammi di tritolo e un ordigno artigianale tipo bomba carta, fatti brillare sul posto dagli artificieri. L’intero arsenale e gli stupefacenti sono stati posti sotto sequestro, e si procederà a verifiche per accertarne la provenienza. Quest’operazione rappresenta un ulteriore impegno dell’Arma dei Carabinieri nel contrastare la criminalità organizzata, radicata nel territorio reggino, e nel costruire un ambiente sicuro per i cittadini. Il procedimento rimane nella fase preliminare delle indagini, e per gli indagati vale il principio di non colpevolezza fino alla sentenza definitiva.