Cronaca

I Ruffo di Calabria feudatari di Bovalino

Di Antonio Ardore

Nobile Famiglia italiana, la più antica e blasonata, la famiglia Ruffo è annoverata tra le sette più grandi casate del Regno di Napoli. Personaggi dal cognome Ruffus e Rufus si trovano nei secoli XI-XII in Inghilterra. Il loro nome viene tradotto in Russus, in quanto la f gotica cambia in s, da cui Rosso. Si dice che in epoca normanna, dall’Inghilterra, siano venuti nel sud Italia al seguito del re Ruggero d’Altavilla, detto il normanno, e qui si fermarono. La famiglia Ruffo ebbe importanza sotto l’imperatore Federico II di Svevia a Palermo. Le fortune della Famiglia aumentarono durante il periodo svevo per merito del capostipite Pietro I, conte di Catanzaro, che fu creato giustiziere e gran maresciallo. Schieratosi poi contro Manfredi, venne ucciso da questi nel 1257. Parteggiò per gli angioini di Pietro II, che riebbe i feudi tolti per avere scacciato da Amantea i seguaci di Corradino di Svevia.
Il ramo primogenito dei conti di Catanzaro e marchesi di Crotone si estinse con Enrichetta Ruffo. La Famiglia continuò nel ramo di Enrico, discendente di Fulcone, divenuti conti di Sinopoli nel 1334, principi di Scilla nel 1578, duchi di Santa Cristina nel 1334 e conti di Bovalino nello stesso anno.
Fulcone I Ruffo fu l’unico feudatario calabrese che si oppose tenacemente alle truppe di Manfredi, a favore dell’altro figlio dell’Imperatore Federico II. Nel 1256 Federico Lancia, zio di Manfredi, vicario di Calabria e Sicilia, assediò per due anni il castello di Bovalino, fin quando Fulcone si arrese ed ebbe confiscati i feudi. A dire il vero, i Ruffo di Calabria volevano fare della Calabria una signoria autonoma dal regno di Napoli.
Nel 1288 Bovalino venne attaccata e distrutta dalle truppe di Re Giacomo II di Aragona-Catalogna, in quanto i Ruffo parteggiavano per gli angioini e non per gli aragonesi.
Di questo periodo è il monumento funebre di Nicola Ruffo di Calabria, conte di Bovalino-Bianco-Bruzzano, collocato dietro l’altare della chiesa di San Francesco a Gerace, che porta la data del 1372.

Elenco dei feudatari Ruffo di Bovalino

  • Fulcone Ruffo (dal 1250 al 1256), figlio di Ruggero e Belladama, fratello di Pietro I Ruffo di Calabria conte di Catanzaro. Valletto alla corte di Federico II, dove frequentò la scuola poetica siciliana (1247-1249) e fu armato cavaliere nel 1250 e il Re gli donò diverse terre in Calabria. Nel 1253 si sposò con Margherita de Papia, dalla quale ebbe la contea di Sinopoli. Nel 1256 Manfredi, figlio di Federico II, confiscò tutti i beni dei Ruffo, in quanto questi parteggiavano per Corradino, l’altro figlio dell’Imperatore.
  • Regio demanio dal 1256 al 1266.
  • Enrico Ruffo, (dal 1266 al 1332), primogenito di Fulcone, sposò Margherita di San Lucido e solo nel 1266 riebbe i feudi.
  • Fulcone II Ruffo (dal 1332 al 1346), figlio secondogenito del precedente, fu Viceré d’Abruzzo. Nel 1334 divenne Conte di Sinopoli.
  • Nicolò Ruffo (dal 1346 al 1372), unico figlio maschio del precedente, appartenente alla casa di Sinopoli testò per un omonimo della casa Ruffo di Catanzaro, in quanto era stato privato dei domini della sua casa.
  • Nicolò II Ruffo (dal 1372 al 1385), figlio di Giovanni e fratello di Pietro III Conti di Catanzaro.
  • Riccardo Ruffo (dal 1385 al 1399), unico figlio maschio del precedente.
  • Giovanni Ruffo (dal 1399 al 1403), cugino del precedente.
  • Nicolò III Ruffo (dal 1403 al 1434), conte di Catanzaro, marchese di Crotone e viceré di Calabria. Si ribellò al re di Napoli e nel 1404 gli furono confiscati i feudi. Fu graziato nel 1419 e riebbe tutte le terre calabresi.
  • Regio demanio (dal 1404 al 1419)
  • Giovannella Ruffo (dal 1434), marchese di Crotone e figlia del precedente nel 1425 sposò Antonio Colonna principe di Salerno e nipote di Papa Martino V. Morì senza figli.
  • Enrichetta Ruffo (fino al 1445), sorella della precedente nel 1441 si sposò Antonio Centelles, questi si ribellò al re e gli venne tolta la signoria. Con questa si estinse la linea Ruffo di Sinopoli, Bovalino, Catanzaro e Crotone.
  • Regio demanio affidato al conte Tommaso Caracciolo di Gerace (dal 1445 al 1457). Accusato di tradimento al re, fu spodestato nel 1445.
  • Regio demanio (dal 1445 al 1462)

Personalità da ricordare

  • Pietro I Ruffo conte di Catanzaro, capostipite della Famiglia. (Morto nel 1257).
  • Fabrizio Ruffo di Bagnara, Cardinale (1744-1827).
  • Tommaso Ruffo di Bagnara, Cardinale.
  • Luigi Ruffo di Scilla, Cardinale.
  • Fulco Ruffo di Calabria asso dell’aviazione durante la Grande Guerra.
  • Paola Ruffo di Calabria (Roma 1937) consorte (1959) del re dei belgi Alberto II di Liegi e madre dell’attuale sovrano.

Tra tutte le varie famiglie che governarono il feudo di Bovalino, l’unica ad essere ancora presente in paese è quella dei Ruffo.

Redazione

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