Pietro Molinaro chiede al Prefetto di mantenere la scorta a Tiberio Bentivoglio
Di Pietro Molinaro – Presidente della Commissione Consiliare antindrangheta
È un episodio che fa gelare il sangue la nuova ed ennesimaintimidazione al testimone di giustizia Tiberio Bentivoglio a Reggio Calabria. L’incendio sicuramente doloso avvenuto nel suo frutteto ha distrutto un capannone e macchinari. Bentivoglio non può certamente lottare da solo dopo i ripetuti attentati anche alla sua incolumità che hanno messo in pericolo la sua famiglia. L’imprenditore, nel corso degli anni, denunciando, ha dimostrato e testimoniato una volontà ferrea. Certamente quando si ha questo coraggio, si provocano crude sensazioni nella consapevolezza di essere nel mirino di un clan ‘ndranghetista. Oltre alla scontata solidarietà, faccio appello al Prefetto di Reggio Calabria affinché la scorta, che in questo caso non è sicuramente uno status symbol, che è stata revocata a livello nazionale, possa essere mantenuta in Calabria dopo una valutazione dei rischi fatta dalle forze di polizia implementati da ulteriori elementi a disposizione di Bentivoglio. Le mafie, come si è visto in questo caso, non dimenticano e la protezione non può avere una scadenza, non può essere un foglio di carta con un timbro.