Attualità

Crisi lavorativa e rinascita sociale: lavoratori in agitazione e solidarietà a Camini

Le Segreterie Regionali di Nuove Identità del Lavoro, Federazione Lavoratori Somministrati Autonomi, Unione Italiana dei Lavoratori Temporanei e Unione Generale del Lavoro Pubblica Amministrazione hanno dichiarato lo stato di agitazione dei lavoratori ex Legge 12/2014 impiegati presso Fincalabra per l’assistenza tecnica sui fondi Strutturali e d’Investimento Europei e Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Questi lavoratori, assunti con contratti di Collaborazione Coordinata Continuativa in scadenza a febbraio 2025, rischiano la disoccupazione se non verranno rinnovati i loro contratti. Nonostante il PNRR sia in vigore fino al 2027, l’incertezza e il silenzio delle istituzioni calabresi continuano a pesare. Le sigle sindacali chiedono un intervento urgente per evitare la fine dei contratti e garantire continuità lavorativa, preannunciando ulteriori azioni sindacali in mancanza di risposte.
Nel contempo, si è svolta a Camini la presentazione del libro Il buon Bondje, scritto da Pina Calabrò del Coordinamento Donne del Sindacato Pensionati Italiani, che attraverso i fondi raccolti sostiene i giovani stranieri nel perseguire i loro sogni educativi, come studiare medicina o ingegneria. Il protocollo d’intesa tra l’autrice e la cooperativa sociale Jungi Mundu, con il patrocinio del SPI, mira a creare un ponte tra le nuove generazioni di stranieri e gli anziani italiani, contribuendo al futuro dei giovani e delle aree interne. Durante l’iniziativa Ponti tra generazioni è stata sottolineata l’importanza di sostenere le aree interne con interventi infrastrutturali e servizi per contrastare lo spopolamento e garantire l’integrazione degli immigrati a lungo termine. L’esperienza di Camini verrà studiata a livello nazionale come modello di rinascita delle comunità locali e di contrasto alla desertificazione. Esse incidono infatti positivamente e concretamente sulle aree interne contrastando spopolamento e desertificazione e rimettendo in moto il senso di comunità e l’economia. Ma, hanno sottolineato più volte i relatori, le aree interne vanno sostenute con interventi su infrastrutture, viabilità e servizi per permettere agli immigrati di rimanere anche al di là dei termini dei progetti di accoglienza.

Francesca Sabatini

Giornalista d’assalto e senza peli sulla lingua, Francesca sarebbe disposta davvero a tutto pur di raccontare la verità. La sua esperienza nel settore dell’audiovisivo ne fa una professionista a tutto tondo, ma è nell’elaborazione dei testi che la Sabatini dà il meglio di sé. Mente brillante al servizio di un territorio che intende “rovesciare come un calzino”, non c’è stenografo che possa tenerle testa o opinionista da salotto che possa leggere le sfumature della realtà politica locale come lei ci ha abituato a fare. Il suo sogno? Essere la prima a raccontare l’incontro con una civiltà aliena.

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